Successo per la seconda edizione dell?Expo dell?educazione e del lavoro che si è tenuta alla Fiera di Milano dall?1 al 4 marzo. Più che una mostra, si è trattato di un luogo d?incontro, come lo definisce l?organizzatore, Antonio Intiglietta: «Nel panorama italiano siamo i primi ad aver creato l?occasione di confronto tra il sistemi formativi propriamente detti, come la scuola, l?università e il lavoro che oggi non è più posto di lavoro, ma percorso di lavoro». Quest?anno i temi sono stati Emergenza formazione e Flessibilità e promozione del lavoro, trattati in 180 convegni con 550 relatori. I 264 espositori, provenienti da 19 regioni italiane e da Austria, Canada, Francia, Gran Bretagna, Irlanda e Svizzera, infatti hanno portato a Milano le loro offerte formative ma anche le loro esperienze per condividerle con altri soggetti. La manifestazione era rivolta agli operatori. Ma quest?anno si è aperta anche a laureati e laureandi e agli studenti dell?ultimo anno delle scuole superiori. Visitando stand e partecipando a workshop, i ragazzi hanno avuto un?importante occasione di orientamento per completare il ciclo di studi o per meglio avviarsi al lavoro. Antonio Intiglietta avanza un primo bilancio dell?Expo dell?educazione e del lavoro: «Sta crescendo la consapevolezza nel capire che la vera ricchezza di un Paese e del suo sviluppo economico passa attraverso l?investimento nelle persone. Un impegno che riguarda istituzioni, sistema scolastico, operatori del sistema lavoro e i servizi per la sua promozione»
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