Volontariato
LEuropa incentiva la ricerca sui farmaci orfani
Un nuovo regolamento incoraggia chi si impegna a scoprire molecole che curano le patologie rare, di cui soffre il 6% degli europei. Il plauso delle associazioni.
di Redazione
Si aprono nuove speranze per i malati di patologie rare in Europa. La Commissione europea ha infatti votato prima della fine dell?anno un importante regolamento che incentiva la ricerca scientifica proprio in un lettore, quello delle malattie rare, in cui pochissime aziende investono denaro e ricercatori. Il motivo? Semplice, i farmaci che curano queste malattie, i cosiddetti ?farmaci orfani?, hanno pochissimo mercato, e perciò non assicurano guadagni.
Per malattie rare s’intendono le patologie che affliggono 5 individui su 10 mila. Se ne contano 9000: l?80% di origine genetica e il 20% infettiva. In Europa colpiscono 25 milioni di persone, il 6% della popolazione. Ma ancora troppo poco per stimolare i giganti della Farmindustria a seguire percorsi di ricerca efficaci. Da questo mese, però, le cose cambieranno. Il regolamento europeo prevede infatti una serie di agevolazioni fiscali dirette soprattutto alle aziende farmaceutiche medio-piccole per gli investimenti in ricerca, e una serie di altre agevolazioni dirette sempre a migliorare la vita dei malati. Qualche esempio? «Innanzitutto il brevetto di esclusività» dice il dottor Lino Trecca, presidente di Cometa, l?associazione che in Italia riunisce i familiari dei colpiti da malattie rare. «Che permette a chi scopre un farmaco orfano di essere titolare in esclusiva e per dieci anni della molecola che lo compone. In questo modo si garantisce agli scopritori un guadagno sicuro per un decennio, incentivandoli alla ricerca».
Un?altra novità del regolamento è la possibilità di sperimentare i farmaci orfani su campioni di pazienti molto più ridotti rispetto ai trial tradizionali. «Una misura di buon senso» commenta il dottor Trecca. «Se parliamo infatti di malattie rare, è impensabile poter mantenere lo standard di 10 mila pazienti su cui testare il farmaco prima di immetterlo in commercio». Infine, il regolamento istituisce un Comitato per i medicinali orfani che avrà sede presso l?Enea di Londra con il compito di esaminare tutte le richieste di brevetto di nuovi farmaci orfani. A comporre il Comitato – e anche questa è una novità – saranno chiamati anche tre rappresentanti di associazioni di volontariato che difendono i diritti dei malati e dei loro familiari. Candidato per l?Europa meridionale, proprio il dottor Trecca.
Per informazioni sulle malattie rare, contattare l?associazione Cometa al numero 0368.3021398, fax 0774.804102.
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