Volontariato

L’attacco del professor Uckmar. Gli aiuti? Dateli al volontariato

L’ex presidente del Covisoc si sfoga. "Da anni l’annunciavo e mi davano del nostradamus. E' il redde rationem".

di Paolo Manzo

Aiuti statali? «Per carità, sono d?accordo con Marco Vitale. Quante altre categorie, a partire dal volontariato, meriterebbero d?essere sussidiate? Sono ridicole sia le richieste di sgravi fiscali sia lo stato di crisi». Victor Uckmar, ex numero uno del Covisoc – il comitato di vigilanza delle società di calcio -, va giù duro nella sua analisi: «La crisi la denunciammo quando ci fu il cambio della legislazione, nel 1999. Prima il Covisoc aveva una funzione di controllo gestionale delle società che, per chiedere un finanziamento alle banche, dovevano avere la nostra autorizzazione. Un modo per controllare se c?erano i mezzi per coprire i debiti accesi». Da allora, invece, «il compito del Covisoc è solo controllare l?equilibrio finanziario perché sia ultimato il Campionato. Un?espressione vaga cui è seguita una resistenza affinché la Covisoc non mettesse il naso nella gestione delle società». Il pretesto? «Adducendo che erano Spa o Srl e, quindi, soggette alle regole del codice civile. E che le regole della Federcalcio dovevano essere eliminate». Il che è puntualmente accaduto.
«Sì, togliendo l?obbligo della certificazione di bilancio, cambiando i parametri tra indebitamento e patrimonio netto. Consentendo di scontare gli introiti dai diritti Tv». Che sono triennali. «Già. Ma molte società scontavano l?importo, lo incassavano e se lo mangiavano il primo anno. Abbiamo denunciato anche un deterioramento sulle regole di ammissione al Campionato». Ossia? «C?era una gran bagarre verso maggio, per far sì che tutti fossero ammessi. Contro il nostro orientamento di fissare norme certe a settembre. Ci sono state forti pressioni di lobby e, quando c?impuntavamo sull?applicazione delle norme, le modificavano». Dalla Lega è stato dichiarato lo stato di crisi. «Quando lo denunciai io fui messo in croce da qualcuno che mi tacciò di esagerare nelle mie denunce apocalittiche. Lo stesso che ora comanda, ma siamo al redde rationem». Il governo deve aiutare il calcio? «Hanno voluto la forma di società d?impresa? Non hanno adottato criteri gestionali d?impresa? Ora paghino le conseguenze. Come la Fiorentina. Invece di indire lo stato di crisi e chiedere soldi allo Stato. Quando i debiti superano i ricavi si convocano i creditori e si arriva a una sorta di concordato preventivo. Altrimenti si fallisce».
Il problema dei falsi bilanci? «Forse destano minore preoccupazione, visto l?attuale governo». Sorride Uckmar pensando alla contabilità creativa. «A questo, comunque, deve pensare la magistratura. Come per il Ravenna. O, per il Torino».

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