Formazione
Lantidoto contro il dilagare dei rifiuti? Si chiama corretta informazione
Presa diretta
di Redazione
E’ l?informazione corretta la frontiera dell?attivismo ambientalista, almeno per quel che riguarda i rifiuti. Manlio Converti, di WWF Campania, tra i fondatori del Comitato allarme rifiuti tossici, racconta la sua prima linea, a Napoli, a battersi contro un?emergenza che in realtà emergenza non è, ma una storia che viene da lontano, perché «da almeno 14 anni combattiamo con l?immondizia nelle strade».
Vita: Qual è il vostro impegno sul territorio?
Manlio Converti:Da quasi tre anni siamo riusciti a realizzare prima il Comitato Allarme rifiuti tossici, poi una Rete Campania dei comitati, che di fatto è un vasto sistema di autocoscienza che riesce finalmente a scavalcare il muro di gomma dell?informazione su questi temi. Perché spesso l?informazione che viene data è tutt?altro che corretta: in questi giorni, per esempio, si confonde l?allarme diossina con quello dei rifiuti solidi urbani. La diossina è frutto di decenni di sversamenti abusivi delle grandi imprese del Nord con la connivenza della camorra. Lo scopo principale dell?attivismo è questo: cerchiamo di coinvolgere le persone a partecipare alle attività di informazione sui temi dei rfiuti tossici, della raccolta differenziata, della riduzione dei rifiuti. Nello stesso tempo cerchiamo di raggiungere l?opinione pubblica più vasta: la nostra campagna, per esempio, è partita coinvolgendo i giornalisti stranieri.
Vita: Si vedono risultati, soprattutto nei comportamenti individuali delle persone?
Converti: Molto pochi, perché mancano le sovrastrutture. I cittadini possono essere d?accordo con la raccolta differenziata (e lo sono), ma nella maggior parte dei casi non hanno la possibilità di farla. In alcuni quartieri di Napoli se voglio raccogliere carta e plastica non ho modo di farlo. Lo stesso vale per il compostaggio, che non è mai partito. Tutto il lavoro che riusciamo a fare attraverso la comunicazione diretta coi cittadini, poi, alla fine, si scontra con la mancanza di politiche adeguate.
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