Mondo

Kuki Gallman: “amo solo l’africa vera”

La scrittrice testimonial di un'Africa dove può esistere un turismo responsabile

di Redazione

L?Africa mi ha dato la ragione della vita». Kuki Gallman ne è certa. «Scrivo, vivo l?Africa. Vivo un mondo positivo e lo racconto. Lo faccio col cuore, perché la presenza dell?uomo si può armonizzare con l?ambiente e lo sviluppo, così necessario per l?Africa». Kuki Gallmann, italiana, ormai africana, l?abbiamo incontrata a Milano, ma a lei l?Italia «non piace», ci rimane due o tre giorni, non di più. Il cuore, la mente sono attratti dall?Africa, dal suo Kenya. Vive di un romanticismo fatto di cose concrete. Non rimane chiusa nel suo lodge, in forzato isolamento. Si è presa in carico un compito fondamentale: l?uomo può vivere armonicamente con la natura senza distruggerla. «Il turismo», dice, «è un modo estetico per utilizzare l?ambiente». Dopo i primi anni africani la gente battezzò Kuki Gallmann ?Nyawera?, Quella che lavora sodo. Oggi, che ha deciso di restare perché si sente parte di questo continente, la chiamano più semplicemente ?Mama?. Scrive e racconta un?altra Africa. Non quella delle tragedie, degli affamati, dei malati. Ma quella delle tradizioni, degli spazi sconfinati, delle radici. Lavora sodo per valorizzare un ambiente che può diventare fonte di reddito e sviluppo per queste popolazioni. «Recuperiamo le tradizioni legate alle piante medicinali, che si stanno estinguendo. Anche questo riguarda la filiera del turismo. Come il Craft, l?attività legata ai prodotti artigianali: i braccialetti e le decorazioni fatti di perline, legno o pietre, di cui vanno matti gli occidentali». Ma l?impegno vero lo svolge attraverso la sua fondazione: The Gallmann Memorial Foundation di Nairobi. «Lì c?è il mio cuore», dice. «Dobbiamo far capire ai locali che l?ambiente e gli animali sono una fonte di reddito. Detto brutalmente: una gazzella uccisa per essere mangiata, vale molto meno di una mandria conservata, perché quest?ultima attira turisti che portano denaro». Così ha creato un?organizzazione di privati che posseggono tenute e hanno coinvolto i locali per aiutarli a comprendere che la presenza degli animali è una risorsa. La strada è lunga, ma la natura non umilia l?uomo se questo la rispetta. Kuki Gallmann ne è convinta.


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