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Kosovo: morti e feriti in scontri fra serbi e albanesi

L'epicentro degli incidenti è Mitrovica, nel nord del Paese. Il bilancio provvisorio delle vittime parla di 7 morti e oltre 250 feriti

di Stefano Arduini

Precipita la situazione nel Kosovo nonostante la presenza della forza di pace guidata dalla Nato: sanguinosi incidenti con un bilancio provvisorio di almeno cinque morti (ma altre fonti parlano di sette)sono avvenuti stamani a Kosovska Mitrovica dopo una manifestazione cui avevano partecipato alcune migliaia di albanesi. La manifestazione era stata indetta per protestare per la morte di tre bambini albanesi che sarebbero stati costretti a lanciarsi in un fiume da ragazzini serbi che li inseguivano con cani. Secondo fonti albanesi, almeno cinque persone (due albanesi e tre serbi) sono rimaste uccise negli incidenti e oltre 200 sono rimaste ferite. Altre fonti parlano invece di sette morti (cinque albanesi e due serbi) e di piu’ di 250 feriti. Negli scontri, anche dodici soldati francesi e due danesi della forza di pace (Kfor) sono rimasti feriti, quattro dei quali gravemente: lo riferiscono fonti militari a Pristina. Tutti i soldati risultano feriti da schegge, ma non si hanno al momento informazioni sulle loro condizioni. Negli scontri, sono rimasti feriti anche agenti della polizia locale. Gli incidenti sono scoppiati quando i manifestanti albanesi che si erano radunati nella parte meridionale di Kosovska Mitrovica hanno tentato di assaltare il ponte sul fiume Ibar che conduce alla parte nord della citta’ abitata da serbi. I soldati della Kfor hanno tentato di disperdere la folla sparando gas lacrimogeni. Nel frattempo dall’altra parte del ponte si erano radunati manifestanti serbi, che a loro volta hanno tentato l’assalto al ponte. Poi, secondo testimoni, gli albanesi hanno superato il ponte sul fiume Ibar che era presidiato dai militari francesi e hanno dilagato nella zona nord della citta’ abitata dalla maggioranza serba. Gli scontri si sono allora allargati al sobborgo di Caglavica, vicino Pristina. A Belgrado, il Parlamento serbo ha indetto una riunione di emergenza sugli incidenti. Il presidente del Parlamento Predrag Markovic – che e’ anche presidente ad interim della Serbia – si e’ detto ”scosso e molto preoccupato” dalle esplosioni di violenza in atto. Il responsabile serbo della questione kosovara Nebojsa Covic ha invitato la popolazione di Kosovska Mitrovica, serbi e albanesi, a evitare ulteriori provocazioni, e ha chiesto a Kfor e Unmik di adoperarsi per separare i contendenti. Centinaia di manifestanti serbi sono scesi in piazza nel villaggio di Cagllavica, alle porte di Pristina, per protestare in risposta ai gravissimi incidenti in corso nella citta’ settentrionale di Kossovska Mitrovika. Lo hanno confermato fonti albanesi, dopo quanto riferito in precedenza dall’agenzia serba Tanjug. I serbi – secondo le fonti – hanno bloccato le strade di accesso al villaggio, mentre mezzi blindati della K-For (forze di pace a guida Nato) presidiano la zona. Non si ha notizia fino a questo momento di scontri in quest’area della provincia. Proprio a Cagllavica quattro giorni fa uno studente universitario serbo di 19 anni era rimasto gravemente ferito nel corso di un attacco armato, incidente che aveva fatto innalzare la tensione poi culminata negli scontri di oggi.


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