Mondo
Kosovo, la solidarietà si fa largo a scuola
L'Associazione per la pace ha promosso la campagna "Disegna la pace".
Sono stati sufficienti 78 giorni di bombardamenti per riportare la stabilità in Kosovo? Per farsi un?idea basta consultare i rapporti pubblicati (Osservatorio Balcani) dall?Osservatorio sui Balcani. Il Kosovo ha livelli di disoccupazione che hanno raggiunto il 60-80%, pensioni che si aggirano attorno ai 35 euro al mese e che non possono essere pagate perché le casse pubbliche sono in rosso. Migliaia di ex dipendenti di aziende statali sono scesi in piazza manifestando contro i funzionari internazionali dell?Unmik, l?emanazione locale delle Nazioni Unite. La presidente dell?Unione dei sindacati, Bahar Shabani, promotrice della manifestazione, ha accusato l?Unmik di voler svendere queste imprese e di fomentare le divisioni etniche tra lavoratori serbi e albanesi. Se l?Onu è contestata, anche la Nato ha i suoi problemi. L?Uck, l?esercito di liberazione del Kosovo che figurava tra le liste Usa dei gruppi terroristici, si è formalmente disciolto, anche se molti ex combattenti sono stati assunti dal Tmk, le Truppe di liberazione del Kosovo che teoricamente dovrebbero avere funzioni di ordine pubblico. Nella pratica però, le forze Nato della Kfor hanno sospeso le attività di addestramento del Tmk, sospettando che alcuni dei suoi membri siano collegati a ?organizzazioni illegali?, legate al nazionalismo albanese. In mezzo a tutto questo, la solidarietà riesce comunque a ritagliarsi degli spazi di intervento. L?Associazione per la pace ha promosso nei giorni scorsi la campagna di solidarietà ?Disegna la pace?, che ha messo in collegamento le scuole elementari e medie di Mitrovica con quelle di alcune città italiane, per una produzione di disegni sulla pace che daranno vita a una mostra itinerante in Italia e in Kosovo. Anche la Caritas italiana sta lavorando nell?ambito dell?integrazione scolastica, e nella regione di Gnijlane ha contribuito all?avvio di due delle tre scuole multietniche presenti in tutto il territorio kosovaro. In queste scuole l?idea astratta di pace si concretizza creando comitati di genitori e gruppi di docenti etnicamente misti, e dall?inizio di quest?anno scolastico i genitori non hanno più richiesto la presenza dei militari della Kfor all?interno degli edifici scolastici durante l?orario delle lezioni.
Info:
Associazione per la pace, tel. 06.8841958, info@assopace.org Caritas Italiana, tel. 06.541921 – segreteria@caritasitaliana.it
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