Mondo

Kosovo: in Serbia urlano «sgozziamo gli albanesi»

Manifestazioni con slogan inquietanti sono in svolgimento in diverse città della nazione

di Gabriella Meroni

Sono in corso manifestazioni a Belgrado e in altre citta’ serbe contro l’ondata di violenze che ieri ha colpito il Kosovo, ma il tono degli slogan e’ a tratti agghiacciante: come sono inquietanti i ripetuti inviti a imbracciare i fucili per andare a ”’liberare i fratelli”. Alcune vie centrali della città sono bloccate da migliaia di manifestanti, che si sono radunati nella centrale Piazza della Repubblica e davanti alla sede del governo. Sono per le strade anche i ragazzi delle scuole medie e superiori, mentre gli universitari si stanno radunando sullo spiazzo davanti alla facolta’ di filosofia. La polizia e’ presente in forze, ma per il momento non sono stati necessari interventi. Ovunque risuonano cori nazionalistici, slogan come ”Avanti andiamo tutti all’attacco” e ”Il Kosovo e’ nostro, non ve lo lasceremo”. Piu’ pesanti i toni della manifestazione in corso a Nis, nella Serbia meridionale, dove circa 5.000 persone hanno occupato la piazza centrale. Alcune centinaia di profughi serbo- kosovari si stanno dirigendo verso il non lontano confine con la provincia, per il momento solo per consegnare una lettera ai capi di Kfor e Umik: ”Ma cosa faremo dopo, dipendera’ dalla situazione”, ha detto Slobodan Petrovic, uno dei partecipanti. Lo slogan piu’ sentito a Nis e’ stato ”Sgozziamo gli albanesi, cancelliamoli dalla faccia della terra”. Altre manifestazioni sono in corso a Novi Sad (Vojvodina, serbia settentrionale) e a Svornik, al confine con la Bosnia. C’e’ attesa per le dichiarazioni del leader ultranazionalista Tomislav Nikolic, il cui Partito radicale ha al momento un larghissimo seguito, tanto da essere il primo partito serbo. Gia’ in campagna elettorale il delfino di Vojislav Seselj aveva sostenuto la necessita’ di riconquistare il Kosovo con le armi.


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