Non profit

Kizito e Alex, siamo diversi ma veri amici

Il direttore di Vita non profit Riccardo Bonacina risponde alla domanda di un lettore

di Redazione

Caro padre Kizito,
sono un estimatore di ciò che fanno i Missionari e padre Alex e i Comboniani in particolare. Nell?ultimo numero di Vita c?è una sua frase sibillina proprio su padre Alex Zanotelli, che lascerebbe intendere qualcosa sul suo comportamento a proposito del G8. Potrebbe essere più chiaro? Sono curioso, perché ho una buona opinione (almeno dai suoi libri) di padre Alex, ma… sono pronto a tutto. In ogni caso invidio, padre Kizito, il suo lavoro in Africa (vorrei essere lì!) e mi piacerebbe sapere di quale congregazione fa parte (scusi la mia ignoranza).
Ferruccio Canella, Liguria

Risponde Riccardo Bonacina:
Carissimo Ferruccio,
padre Renato Kizito Sesana è anch?egli Comboniano, e maggiori informazioni sulla sua attività potrai averle contattando l?associazione da lui presieduta (Amani Onlus, Via Gonin 8, 20147 Milano, tel. 02 4121011). Il suo messaggio, in risposta ad un nostro invito a commentare i fatti del G8 di Genova, è stato pubblicato sostanzialmente in forma integrale e nonostante questo ha suscitato la sorpresa tua e di altri lettori, oltre che quella dello stesso padre Kizito che ci prega di pubblicare questa precisazione: «Carissimio Riccardoche è successo alla mia lettera, c?è certamente una riga non mia, ed è il commento acido su Zanotelli. Come si spiega? Ritenendo inimmaginabile pensare a una tua e vostra manipolazione – vi conosco da tanti anni come persone serie – penso si tratti di una manipolazione fatta qui, uno stupido scherzo. Il mio computer è stato fuori uso per oltre un mese, e in quel periodo ho usato l?indirizzo in hotmail, collegandomi con l?unico computer di Kivuli che funzionava e dando la password anche ai 40 italiani che sono passati da qui, perché potessero comunicare con le loro famiglie. Posso solo pensare che qualcuno abbia appunto voluto fare uno scherzo, riprendendo e modificando il mio messaggio. Alex e io abbiamo alcune idee diverse, e facciamo cose diverse, ma, come è ovvio, nel reciproco rispetto e apprezzamento. Tant?è che ogni domenica di luglio e agosto i ragazzi della mia comunità hanno accompagnato gli ospiti di Kivuli fino a Korogocho per partecipare alla sua messa. Inoltre se avessi voluto fare commenti acidi sulle attività di Alex non mi sarebbero mancate le occasioni per farli, e comunque questo non è questo il mio modo di dire le cose. Mi spiace di aver dato fiducia e accesso al computer di Kivuli a chi non lo meritava, e mi spiace se la cosa dovesse aver alimentato inutili confusioni o polemiche». Inutile sottolineare che a padre Kizito abbiamo mandato copia di quel messaggio, così che potesse constatare che la sua fiducia in noi era ben riposta.

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