Mondo

Kit antiguerra per il pacifista telematico

Domande e risposte per il pacifista telematico a cura di Peacelink

di Alessandro Marescotti

Come incontrare altri volontari antiguerra?

Ognuno può inserire i propri dati sul database dei volontari antiguerra: http://db.peacelink.it/volontari.
Questo database può fare in modo che gli attivisti si autosegnalino e si autocontattino per formare città per città dei gruppi di “telematici per la pace” che costituiscano una “rete informativa nazionale” che accumuli competenze, invii e riceva informazioni, crei redazioni locali, si specializzi nel produrre materiali informativi e nell’utilizzo di Internet per scopi di pace. Occorre inviare agli amici questa mail: “Cari amici, si è costituito un database di volontari per promuovere città per città anzioni nonviolente per la pace e per rivendicare un’azione contro il terrorismo conforme ai principi della legalità internazionale. Inserite i vostri dati qui: http://db.peacelink.it/volontari In tal modo chi volesse collaborare con voi potrà vedere il vostro e-mail e il vostro messaggio inserito nel campo delle annotazioni. I dati telefonici resteranno a disposizione di PeaceLink per contattarvi. Periodicametente tramite questo database riceverete un messaggio sulle proposte di iniziativa per la pace”.

Qual è la prima cosa che i volontari antiguerra iscritti nel database
possono fare?

Una delle prime cose è quella di diffondere il “dossier sulla guerra” messo a punto e presente sulla home page di peacelink http://www.peacelink.it L’indirizzo diretto è a cui collegarsi per scaricare il dossier antiguerra è http://www.peacelink.it/dossier/guerra che è disponibile in diversi formati, cosi’ si scarica quello si preferisce.

Perché occorre diffondere il dossier sulla guerra?

Questa guerra, come le altre, ha diversi lati oscuri e molte persone non ne conoscono i retroscena; inoltre la propaganda di guerra nasconde le informazioni scomode; il governo inglese e americano ad esempio ha in passato addestrato dei terroristi e oggi vuole dichiarare la “guerra al terrore”. Tutto ciò (ed altro ancora) la gente lo deve sapere perché non si possono addestrare i terroristi e poi lamentarsi che nel mondo esiste il terrorismo, qualcosa non quadra. Le persone in buona fede si chiederanno: ma come, li hanno addestrati a diventare terroristi e ora si lamentano se fanno i terroristi? Dobbiamo comunicare non “parole” polemiche ma fatti documentati lasciando libere le persone di dedurre le proprie considerazioni. Le informzioni del dossier sono prese da giornali e fonti inattaccabili. Possiamo fare ciò che i
promotori della guerra non vorrebbero mai che facessimo, ossia diffondere queste informazioni ad amici e persone che conosciamo: al lavoro, fra gli amici e i conoscenti. Quest’azione capillare, resa possibile dal database dei volontari può par giungere il dossier ad almeno 1000 attivisti e se ognuno lo diffonde in cento copie arriviamo a distribuire 100 mila dossier, che è l’equivamente di un giornale di tiratura nazionale. L’opinione pubblica è deciva nella
guerra e – anche se molta gente non lo capisce – noi dobbiamo sapere che i sondaggi di opinione sono il termometro con cui il potere valuta l’efficacia della propaganda di guerra nel modificare gli orientamenti dell’opinione pubblica che attualmente è spaccata a metà sulla guerra (il 45% degli italiani è contario alla guerra).

Come si può distribuire il dossier?
Prima di tutto lo si può stampare e fotocopiare. Ogni dossier fotocopiato viene a costare meno di duemila lire (si trovano in molte città fotocopie a 50 lire). Si possono fotocopiare dieci dossier per settimana, dato che il dossier sarà aggiornato settimanalmente. Basta portarsi costantemente con sè il dossier e andrà a ruba perché, lo abbiamo sperimentato con la guerra del Kossovo, viene richiesto. Con il sistema dell’offerta libera si ripagano ampiamente le spese e si ottengono i soldi per i nuovi dossier e anche per i volantini che – distribuiti in più copie – possono contenere estratti del dossier; come pure si possono estrarre dal dossier i materiali per promuovere un’azione di educazione storica alla pace nella scuola.

Da chi è realizzato il dossier?

Il dossier è stato realizzato nelle prime versioni da Alessandro Marescotti (a.marescotti@peacelink.it) ma piano piano si è trasformato in un dossier collettivo di una rete redazionale che invia informazioni per segnalare errori, inesattezze, mancanze e per segnalare nuove informazioni da inserire per tenerlo aggiornato e renderlo sempre più “pungente”, pur mantenendo la sua obiettività e attendibilità (tutte le fonti vanno citate e verificate).

Che lavori redazionale possono fare i volontari antiguerra?

L’attività dei volontari antiguerra non è solo quella di diffondere informazioni già preconfezionate ma è anche quella di segnalare nuove informazioni da inserire nel dossier. Esse vanno inviate all’indirizzo volontari@peacelink.it specificando nell’oggetto del messaggio “dossier guerra – nuove informazioni”. L’indirizzo volontari@peacelink.it è letto da Alessandro Marescotti. Grazie a questo lavoro collettivo potremo integrare,
correggere e aggiornare il dossier sulla guerra attuale rendendolo uno strumento utile non solo al movimento antiguerra ma anche ai giornalisti.

Qual è l’indirizzo Internet da cui scaricare il dossier?

Il dossier è disponibile all’indirizzo http://www.peacelink.it/dossier/guerra

Riassumendo, cosa può fare un volontario antiguerra?

Un volontario può:
1 – SEGNALARE dati, notizie e informazioni per il dossier sulla guerra all’email
volontari@peacelink.it;
2 – CORREGGERE il dossier con pareri e correzioni da inviare a volontari@peacelink.it
3 – FOTOCOPIARE e diffondere il dossier, con la tecnica dell'”OFFERTA LIBERA”.
Con questa tecnica il dossier si autogenera, perche’ mediamente la gente offre liberamente ben piu’ delle 1500-2000 lire necessarie per le fotocopie. Una volta rientrati dalle spese per la prima ondata di fotocopie si può utilizzare il surplus per fare nuove fotocopie. Il dossier verrà pubblicato con cadenza SETTIMANALE aggiungendo di volta in volta il materiale e le segnalazioni che verranno raccolte. Le associazioni o i singoli possono organizzare per tutta
la durata delle azioni militari incontri settimanali per diffondere e commentare il dossier. Ad esempio il Cipax di Roma organizza ogni mercoledì un ritrovo di religiosi davanti all’ambasciata americana per chiedere la pace e per diffondere il nostro dossier antiguerra. Ricordarsi di mettere sempre – ai fini della legge sulla stampa, cioè per non incorrere nel reato di stampa clandestina – la dicitura “Stampato da PeaceLink e riprodotto in proprio in data ?… presso il Cipax, via Ostiense 152, Roma”
4 – CONTATTARE GLI ENTI LOCALI. Recapitare una copia del dossier al sindaco della propria citta’, ai membri del consiglio comunale e provinciale, al deputato della propria circoscrizione elettorale, anche e soprattutto alle sedi locali delle forze armate e delle forze dell’ordine. Loro sono i primi destinatari delle nostre informazioni, che devono uscire dalla cerchia ristretta degli addetti
ai lavori.
5 – CHI E’ A ROMA puo’ fare delle copie del dossier da depositare nelle caselle dei parlamentari.
6 – SCOPRIRE LE BUGIE DI GUERRA: si può far partire un osservatorio critico
dei media segnalando tutte le notizie false, gli esempi di informazione scorretta, parziale o pregiudizialmente avversa alla pace. Nelle scorse guerre di strafalcioni ce ne sono stati tantissimi, per cui il materiale non mancherà di certo;
7 – SVELARE LE TECNICHE DELLA PROPAGANDA DI GUERRA: a volte non occorrono le
bugie di guerra, basta una buona professionalità nel presentare le informazioni in modo da influenzare ad arte l’opinione pubblica (come è successo per un piccolo gruppo di palestinesi in festa che ha dato l’impressione che tutti i palestinesi fossero contenti degli atti di terrorismo dell’11 settembre); occorre quindi favorire con questo osservatorio sull’informazione anche una nostra “autoformazione” critica sui meccanismi della manipolazione
informativa che – prendendo spunto dal “manuale per la propaganda di guerra” di Carlo Gubitosa in appendice nel Dossier Guerra – sia una guida a come orientarsi nell’informazione durante la guerra, con riferimenti, consigli, ecc ecc (a doppio uso, informativo ed educativo, anche per le scuole)
8 – CONTATTARE I GIORNALISTI: l’osservatorio sui media deve favorire anche il contatto con quei giornalisti che fanno bene il proprio mestiere e che – anche senza essere pacifisti – si attengono ai doveri di obettività e completezza dell’informazione; chi ne conoscesse può segnalarli in modo da creare una rete di giornalisti per un’informazione corretta e completa che si opponga ai filtri e alle censure; a questa rete si può offrire periodicamente il dossier e da questa rete si possono ricevere informazioni preziose per il dossier.
9 – INIZIATIVE DI PACE: i volontari possono segnalare a info@peacelink.it esperienze ludiche, teatrali, scolastiche, di animazione e ogni genere di attivita’ sulla pace realizzate con successo in questi giorni: esperienze ed idee originali riproducibili in altre città, e questo ci potrà offrire il materiale
per allegare a questo “kit antiguerra” il vero materiale di un “kit” (che sarebbe una “cassetta degli attrezzi”) denominabile “cento idee per la pace”. Questa guerra sarà lunga e dovremo mettere in campo “idee resistenti”, originali, coinvolgenti.
10 – ISLAM E NONVIOLENZA: ci sono un sacco di cose interessanti scritte nel corano e vissute nella pratica musulmana, delle quali non si parla, mettendo invece in risalto solo gli atteggiamenti chiusi di alcuni fanatici; con l’aiuto di qualche musulmano, questo potrebbe diventare un ottimo e costruttivo contributo in questo periodo. I volontari possono integrare il dossier con informazioni di base sulla religione musulmana. Ad esempio anche nella Bibbia ci sono delle frasi che estrapolate dal loro contesto sono state usate tempo addietro per la guerra santa, e d’altro canto anche l’interpretazione del corano non è così univoca come si crede. Alcuni non traducono
il termine jihad con “guerra santa”, ma piuttosto con “lotta interiore”, indicando con questo termine la “guerra” che fai contro il male che è in te, non quella fatta contro le altre persone.
Ci vorrebbe qualcuno che ci aiuti a capire la differenza tra una religione e una crociata, così come c’è stata a suo tempo differenza tra la Bibbia, che è sempre uguale ancora oggi, e il cristianesimo, le cui pratiche sono passate dall’Inquisizione alla richiesta di perdono per gli inquisiti.

Per ora:
– dal punto 1 al punto 5 se ne occupa per ora Alessandro Marescotti (a.marescotti@peacelink.it);
– dal punto 6 al punto 10 se ne occupa Carlo Gubitosa (c.gubitosa@peacelink.it)
anche se il punto 10 probabilmente passerà al Centro Interconfessionale
per la Pace (Gianni Novelli novelli.gianni@tiscalinet.it)
che cura lo specifico settore delle religioni per la pace.
Infine (ma non meno importanti) ecco altre sette cose a cui dare attenzione
e da diffondere con cura:
11 – APPUNTAMENTI: le inserisce sul sito si PeaceLink il volontario Nello Margiotta
e quindi inviare messaggi e-mail con informazioni su iniziative e appuntamenti
a: animarg@tin.it
12 – LA NONVIOLENZA E’ IN CAMMINO: PeaceLink e altre iniziative di pace si poggiano su uno questo strumento che è diventato il catalizzatore di tante idee: “La nonviolenza è in cammino”. E’ una newsletter di analisi, di dibattito e di informazione; è quasi quotidiana che ha valore sia informativo sia formativo di grande portata in quanto è adatta a chiunque voglia formarsi degli strumenti critici per avvicinarsi alla cultura della pace. E’ curata da Peppe Sini (tel.0761353532) del Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo. Sarebbe auspicabile che attorno a questa pregevole iniziativa si formasse una redazione. Alcuni volontari (Giacomo Alessandroni e Livia Cimini) si sono resi disponibili per fare pagine web tratte dalle informazioni diffuse da Peppe Sini e che sono attualmente consultabili all’indirizzo
Per inviare informazioni alla newsletter scrivere a Peppe Sini: nbawac@tin.it 13 – AGENZIA PEACELINK NEWS: tutte le informazioni in tempo reale sono date in forma di “agenzia” sulla lista PeaceLink News: utilizzate ampiamente questo flusso di informazioni facendone il miglior uso possibile; per leggere l’agenzia da web cliccare su: http://www.peacelink.it/webgate/pcknews/maillist.html Per riceverla direttamente sulla propria casella di posta elettronica cliccare su:
http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
e scegliere la lista PeaceLink News inserendo il vostro email; un sistema automatizzato che gestisce le liste di PeaceLink invierà al vostro indirizzo email un messaggio di questo tipo con un soggetto che comincia per CONFIRM più un codice:
It has been requested that the following address:
(appare il vostro indirizzo e-mail)
should be added to the pck-armamenti mailing list.
The address has NOT yet been subscribed to the mailing list.
To subscribe you need to confirm the subscription
request by sending an email to the address:
(appare l’indirizzo email del mittende ossia della lista)
with the Subject string:
CONFIRM s04111731233885 (il codice che vi arriverà sarà diverso
ma più o meno simile)

Che dovete fare a questo punto? Poché in sostanza il sistema elettronico vi chiede solo di confermare la ricezione del messaggio, dove solo rispondere al mittente (con il tasto RISPONDI di Outlook o REPLY dell’Eudora o con le opzioni di risposta presenti sulla vostra interfaccia web) senza scrivere nulla. Da quel momento in poi il nostro sistema identifica (grazie al codice CONFIRM inviato dal vostro e-mail) che proprio voi volete ricevere i messaggi e… li riceverete.
Il sistema è stato creato per evitare (come era purtroppo accaduto) che qualcuno facesse uno scherzo ad un guerrafondaio che così si vedeva arrivare tante e-mail da una rete pacifista e s’incavolava paracchio con PeaceLink. La lista PeaceLink News è in sola lettura e quindi non si può scrivere sopra liberamente. Ciò è stato fatto per migliorarne
la leggibilità. Tuttavia è in libera scrittura la lista PACE e se si vuole segnalare una cosa importante da riportare nella lista PeaceLink. News basta scrivere a info@peacelink.it
Per problemi nell’agganciarsi o sganciarsi dalla lista contattare Marco Trotta
(e-mail: marco.trotta@inwind.it).
14 – LISTA DI DIBATTITO PER INIZIATIVE DI PACE: questa lista è riservata al dibattito su come promuovere la mobilitazione pacifista; non è una lista di riflessione se fare o non fare la guerra in quanto la scelta fatta è quella di opporci ad una guerra che aggiungerà nuove vittime innocenti a quelle innocenti dell’11 settembre; eventuali pareri a favore della guerra saranno pubblicati nella lista PeaceLink News o nel dossier. Analisi tecniche sulla guerra e la sua efficacia saranno benvenute anche se inviate da esperti favorevoli all’intervento (inviatele all’indirizzo francesco@href.org che le potrà inserire nella lista armamenti e disarmo).
Per partecipare alla lista di dibattito per le iniziative di pace occorre cliccare
su:
http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
e seguire le stesse modalità previste per la lista PeaceLink News. Mentre la PeaceLink News è chiusa alla scrittura, una volta iscritti alla lista PACE si potrà anche scriverci sopra inviando messaggi all’indirizzo pck-pace@peacelink.it
Per leggere i messaggi della lista dal web cliccare suhttp://www.peacelink.it/webgate/pace/maillist.html
Moderatore della lista è Marino Marinelli (e-mail: marino2@sysnet.it).

15 – CORPI CIVILI DI PACE E PROFUGHI
Si sta organizzando questa importante iniziativa per essere presenti nelle zone calde e da più parti ci giungono segnalazioni di disponibilità. In coda tiportiamo l’appello dei promotori dei Corpi Civili di Pace. Sarà così possibile raccogliere con maggiore obiettività (e al di fuori della propaganda di guerra) le esigenze della massa disperata di sei milioni di profughi.
16 – PEACELINK DATABASE
Oltre al database dei volontari antiguerra (destinato ai singoli) c’è il database delle associazioni: il PeaceLink Database che è visionabile e aggiornabile all’indirizzo http://db.peacelink.it
L’invito è che le associazioni inseriscano i dati AGGIORNATI dei gruppi e dei referenti locali. Il database è infatti ora direttamente gestibile on line dalle associazioni che possono rettificare, aggiungere, modificare i dati inseriti. Riferimento tecnico per il database è il suo creatore:
Francesco Iannuzzelli (e-mail: francesco@href.org)

17 – VIRUS, ACCENTI E ALTRI INCONVENIENTI
E’ l’ultima e forse più importante raccomandazione, se non altro perché è la diciassettesima: non becchiamoci virus e non diffondiamoli. Altrimenti tutto il nostro lavoro (e quello degli altri che andiamo ad infettare) va perso!!!
E’ indispensabile – specie in questo momento di grande mobilitazione collettiva – che tutti i pacifisti installino un antivirus, facciano dei controlli costanti e lo aggiornino almeno una volta al mese.
Se qualcuno non disponesse ancora di un antivirus si segnalano i seguenti siti:
http://av.zdnet.it (effettua un controllo
on line) http://www.interfree.it (chi sceglie questo
provider gratuito ha controlli gratuiti) http://antivirus.it (informazioni sui virus a cura di Trend Micro)
Non sono gli unici siti (invitiamoo qualche utente di buona volonta’ a fare una scheda apposita). Un altro consiglio e’ quello di cercare fra le riviste di informatica quelle che offrono nel CD anche antivirus in prova (alcuni sono gratuiti e illimitati altri – come il Norton antivirus – sono in prova per 30 giorni); ricordarsi di aggiornarli collegandosi ad Internet dopo averli installati: ogni anttivirus ha fra i comandi anche il “bottone” per l’aggiornamento on line. Non sembri un fatto tecnicistico: la questione “virus” sta raggiungendo livelli preoccupanti (il 5-10% dei messaggi contiene virus) e abbiamo tutto l’interesse come pacifisti di non farci infettare e di non infettare gli altri. Inoltre questo rischio può esser sfruttato a scopi politici. Durante
la guerra del Kossovo venne infatti diffuso (ed esagerato appositamente) l’allarme virus e dagli schermi TV si disse: “Non aprite messaggi di persone che non conoscete”. Era una chiara manovra per tentare di bloccare il “tam tam antiguerra”. Ma oggi dobbiamo sapere che questo allarme è fondato e che molti pacifisti, senza saperlo, stanno contagiando gli altri per via del computer infetto: mettiamoci in regola prima che parta la nuova campagna terroristica in TV del tipo “non accettate messaggi dagli sconosciuti”.
Oltre a questa precauzione sarà importante segnalare ogni difetto che pregiudichi la leggibilità del sito e delle liste all’indirizzo info@peacelink.it (ad esempio se c’è qualcuno che non riesce a leggere i caratteri accentati lo segnali). Segnalare pure i difetti di funzionamento del sito di PeaceLink o delle liste all’indirizzo staff@peacelink.it Nota bene: se il server di PeaceLink dovesse risultare fuori uso i messaggi vanno inviati all’email: alessandro.marescotti@inwind.it
oppure a francesco@href.org

NOTA CONCLUSIVA – Il database di volontari serve proprio per decentrare, se accentriamo tutto su di noi, che lo abbiamo fatto a fare? Chi vuole può rendersi referente per alcuni aspetti, ma in generale i volontari devono agire autonomamente a partire dal materiale che trovano disponibile sul sito e a partire dalle nostre proposte che poi ognuno può applicare nella sua realtà come meglio crede.

— Appendice —
Corpi Civili di Pace
DIAMO CORPO ALLA PACE!!!
Nei giorni della Marcia della Pace Perugia – Assisi e dell’Assemblea dell’ONU dei Popoli proponiamo di riflettere sulla creazione di un Corpo Civile di Pace, come impegno in risposta alle situazioni di conflitto presenti in molti paesi del mondo.
Migliaia di persone sono morte nell’attentato di New York e Washington, mentre in Afghanistan continuano a morirne molte altre per la fame, il freddo, il terrore e le malattie, che hanno colpito il paese ancora prima delle azioni militari.
Sono tutte vittime civili: lavoratori e lavoratrici, anziani, donne e bambini. Noi, come civili, affermiamo il diritto di stare accanto a chiunque subisca violenza, difendendoci e difendendo gli altri con strumenti nonviolenti. Per questo vi proponiamo di collaborare con impegno, per la ricerca comune di una via d’uscita alle situazioni di guerra.
Alla Perugia-Assisi vorremmo sottolineare la necessità di una risposta concreta al dramma dei popoli coinvolti nelle guerre, per organizzare e dare voce alla miriade di gruppi e di singole persone, coinvolti o intenzionati a coinvolgersi, in azioni e progetti di riconciliazione. Vorremmo inoltre avviare un dibattito politico per la creazione da parte dell’Unione Europea e degli Stati membri, di un Corpo Civile di Pace, auspicato anche dal Parlamento Europeo con risoluzione n. A4-0047/99.
Proponiamo inoltre un “ARRUOLAMENTO” al Corpo Civile di Pace come assunzione piena di responsabilità rispetto ai “venti di guerra” e alle decine di conflitti sparsi per tutto il mondo. I nomi raccolti in un apposito banchetto (sabato 13 a Perugia e domenica 14 Ottobre in piazza S. Maria degli Angeli ad Assisi) verranno consegnati al Presidente della Repubblica Ciampi e al Presidente dell’Unione Europea Prodi.
Per prepararci alla marcia e per discutere assieme sulle prospettive dell’iniziativa civile in zone di
conflitto, vi invitiamo ad un incontro aperto a singoli ed associazioni presso la Sala della Provincia, Aula Magna “Casa dell’associazionismo”, in via della viola 1 -Perugia. L’iniziativa è promossa dall’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, dall’Associazione PeaceLink e dall’Associaizone per la Pace.

Informazioni:
Associazione Papa Giovanni XXIII
Giovanni Grandi
Tel:3482488126
Email: giograndi@libero.it
Associazione PeaceLink
Carlo Gubitosa
Tel:3492258342
Email: c.gubitosa@peacelink.it
Associazione per la Pace
Davide Berruti
Tel:3356512166
Email: davideberruti@yahoo.it

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