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Ki-Zerbo: “Chiamalafrica” propone una fondazione internazionale

L'associazione Chimalafrica e l'ong Cipsi propongono una fondazione internazionale per non disperdere l'archivio del grande storico e intellettuale africano scomparso ieri.

di Emanuela Citterio

Una fondazione internazionale per preservare l’archivio di uno dei più grandi intellettuali africani, Joseph Ki-Zerbo, scomparso ieri a Ouagadogou. Lo propongono due organizzazioni italiane particolarmente legate allo storico burkinabè.

“Con Ki-Zerbo abbiamo imparato ad amare l?Africa, e amandola a cercare insieme con gli africani forme nuove di cooperazione” si legge in un comunicato congiunto di Chiama l?Africa e del CIPSI ? Coordinamento di 37 Ong e associazioni di solidarietà e cooperazione internazionale.

“Ki-Zerbo lascia un archivio ricchissimo con migliaia di documenti inediti” prosegue il comunicato. “Nella nostra ultima visita in Burkina Faso abbiamo preso l?impegno di non disperdere questo tesoro: stiamo valutando l?ipotesi di creare una fondazione a suo nome a livello internazionale”.

Lo scrittore e storico Joseph Ki-Zerbo – (Toma, Alto Volta, 21 giugno 1922), esponente dell?opposizione, considerato uno dei principali intellettuali africani ? è morto ieri a Ouagadogou, Burkina Faso. “Chiama l’Africa e CIPSI erano a lui legati da un rapporto intenso di stima, amicizia e stretta collaborazione. Ki-Zerbo ha inaugurato a Firenze la prima campagna di Chiama l?Africa ?un tour attraverso l?italia per far conoscere il continente africano-, ha partecipatoal convegno “L?Africa in piedi”.

Chiama l’Africa lo incontrò nel novembre 2005 nella sua casa di Ouagadougou, in Burkina Faso, dove Ki-Zerbo pur già malato accettò di tenere un corso di studi sul tema “Le parole che l?Africa dice all?Europa” a 25 membri dell?associazione. Il Professore burkinabé dava lezioni di approfondimento e dava voce all’Africa.

Joseph Ki – Zerbo crebbe nel contesto rurale del suo villaggio natale, nella parte settentrionale del paese, figlio di Alfred Ki-Zerbo (da alcuni considerato il primo cristiano dell’Alto Volta) e Thérèse Folo Ki. Lo stesso Joseph affermò che l’ambiente contadino, nel quale trascorse i primi undici anni della sua infanzia, influenzò profondamente la sua personalità. La sua radice africana, la sua concezione di grande famiglia ed il suo rapporto con la natura affondano le origini proprio in quel periodo.

Ki-Zerbo pubblicò diversi scritti inerenti la cultura e la storia africana; in tali pubblicazioni espone il suo pensiero e le sue idee sociali. Nel 1963 redige un manuale di didattico di storia e nel 1972 pubblica il celebre Histoire de l’Afrique noire, des origines à nos jours, opera di riferimento sulla storia africana in cui espone concetti rinnovati ed in antitesi con la descrizione riduttiva, discriminante e razzista in auge al tempo nella cultura europea.

Ki-Zerbo sostiene e comprova, nella sua opera, come l’Africa avesse raggiunto un elevato sviluppo sociale, politico e culturale prima del declino del continente determinato in buona parte anche dalla tratta degli schiavi prima dal colonialismo poi.

Tra il 1972 ed il 1978 Ki-Zerbo è membro del consiglio dell’UNESCO e lavora, per conto della stessa organizzazione, alla storia dell’Africa in otto volumi intitolata Histoire générale de l’Afrique. Nel 1980 fonda il Centro studi per lo sviluppo africano (CEDA) e sulla base di una attenta analisi critica dell’imperialismo conia il concetto di sviluppo endogeno. Con l?avvento di Thomas Sankara alla presidenza (1983-87), Ki-Zerbo fu costretto a lasciare il paese e condannato poi in contumacia essenzialmente per motivi politici, mentre la sua biblioteca di oltre 11.000 volumi venne saccheggiata. Nonostante i successivi ripetuti inviti di Sankara a rientrare in Burkina, vi ritornerà solo dopo la morte del giovane presidente.

Ki-Zerbo, storico e politico, ma soprattutto intellettuale africano che ha coniugato scienza e azione politica, non si è limitato a proseguire la carriera scientifica ma, attento osservatore degli avvenimenti, ha preso posizione per mutare l’ordine delle cose in Africa associando la dottrina con l’impegno quotidiano, impegnandosi per l’affermazione della democrazia in Burkina Faso e nell’Africa intera. ” I suoi libri costituiscono punti di riferimento imprescindibili per la conoscenza della storia africana. Qualcuno ha scritto che il solo nome Ki-Zerbo è per molti africani e l’Africa un modo di andare alle fonti della propria identità. Oggi si terrà una veglia in sua memoria e giovedì dovrebbe essere seppellito nel suo villaggio natale a Toma, nella provincia occidentale di Nayala.

Info: Chiama l?Africa ha disponibile un video di Michele Citonio con una lunga intervista a Ki-Zerbo sui problemi ed il futuro dell?Africa –www.chiamafrica.it

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