Ciò che più colpisce di questo libro, quasi fin dalla copertina, è che ha un profumo e un colore. Molto prima che parole. Le parole, in una scrittura ricca, a volte barocca, sembrano funzionali a inebriare. è questa l?Africa di Giuseppe, scappato ad Harar dopo aver ucciso in duello il suo migliore amico. è questa l?Africa di Khadija, la cui bellezza nera è per Giuseppe la passione e il pulsare della vita, un nero su cui il bianco marmoreo della sua pelle e di quella delle sue donne si scopre vacuità e ateismo. Un mondo dietro un romanzo.
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