Cultura

Kenya: ucciso un vescovo italiano

Monsignor Luigi Locati aveva 77 anni ed era originario di Vercelli. Aveva già subito due attentati

di Paul Ricard

Un anziano missionario italiano innamorato dell’Africa e’ stato assassinato ieri sera intorno intorno alle 20 davanti a un centro pastorale di Isiolo, nel nord del Kenya, sede della diocesi che si apprestava a lasciare per limiti di eta’. Monsignor Luigi Locati aveva 77 anni ed era originario di Vercelli. Era andato in Kenya come sacerdote diocesano ‘fidei donum’, ossia come missionario ‘pro tempore’, su incarico della sua arcidiocesi. Ma si era affezionato al paese africano e non era piu’ rientrato. Nella diocesi Isiolo era vicario apostolico. Come ha riferito l’agenzia missionaria Misna, aveva appena finito di cenare e stava rientando nella sua abitazione quando alcuni sconosciuti gli hanno sparato. E’ stato immediatamente soccorso ma non c’era piu’ nulla da fare. Il prelato e’ morto quasi subito. La Misna ha tuttavia riferito che Mons. Locati negli ultimi tempi era stato fatto oggetto di minacce. Monsignor Luigi Locati aveva gia’ subito due attacchi. Il primo nel settembre scorso, l’altro nel marzo di quest’anno. Nel settembre scorso, alcuni uomini lo attendevano mentre rientrava dalla mensa dove aveva cenato alla sua casa, meno di 100 metri, il tutto all’interno del compound del centro pastorale dove sorge la Chiesa. Fuori alla porta fu aggredito: grido’ e si difese: al sopraggiungere dei guardiani i banditi si dettero alla fuga, ma monsignor Locati riporto’ alcune contusioni. L’agguato di ieri presenta straordinarie somiglianze con quello di settembre: anche in questa circostanza il vescovo rientrava a casa dalla mensa; ma gli aggressori pare abbiano puntato decisamente ad ucciderlo, esplodendo -stando alle notizie fin qui a dispisizione- due colpi di arma da fuoco alla testa, dopo aver per poi dileguarsi. Lo scorso marzo, invece, era stato fatto esplodere un ordigno di piccola portata dinanzi alla sua casa, nessun danno particolare, ma un chiaro ulteriore avvertimento. Monsignor Locati (che aveva dato le dimissioni due anni fa per raggiunti limiti d’eta’, ma non era stato ancora richiamato)era rientrato ieri pomeriggio ad Isiolo, venendo da Nairobi, circa tre ore e mezza in macchina, dove aveva partecipato al Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale del Kenya, di cui era componente. Tutte da chiarire le cause dell’omicidio, e dei precedenti ‘avvertimenti’: probabilmente risentimenti di autorita’ tradizionali locali per la sua straordinaria influenza nell’aerea di Isiolo (vi era vescovo da nove anni, ma vi operava da decenni), che si stava estendendo sempre di piu’ in tutta la zona circostante, operando soprattutto nel campo dell’istruzione. In particolare, si parla della ferma opposizione di gruppi locali alla costruzione di una scuola a Merti, 200 km a nord di Isiolo. Sembrano invece esclusi almeno per il momento, collegamenti con le stragi tribali che hanno insanguinato nei giorni scorsi il nord est del Paese. La vicenda e’ riferita oggi con straordinaria evidenza sulle prime pagine dei due principali quotidiani keniani, il ‘Nation’ e lo ‘Standard’.Il presule, che aveva rassegnato le dimissioni per raggiunti limiti di eta’ e che era in attesa della nomina di un suo sostituto, era nato il 23 luglio 1928 a Vinzaglio, in provincia di Vercelli. Ordinato sacerdote nel 1952, era stato consacrato vescovo nel 1996. L’uccisione di monsignor Locati e’ stata confermata alla Misna dalla nunziatura apostolica di Nairobi. Mons. Anthony Ireri Mukobo, vescovo ausiliare di Nairobi, ha raccontato che mons. Locati ieri era nella capitale per partecipare a un incontro di tutti i vescovi del Kenya sul tema della formazione nei seminari. ”Non posso credere che sia morto, quando l’ho salutato ieri appariva felice e scherzoso – ha detto il prelato alla Misna – era molto contento dell’esito del seminario, quello era un tema a lui molto caro”. La missione di Isiolo, nel Kenya nord-orientale, era in precedenza parte della diocesi di Meru e nel 1995 era stata eretta a vicariato apostolico e affidata all’arcidiocesi di Vercelli. Isiolo – dove si calcola che i cattolici siano circa il 18% – sorge sul lato nord del Monte Kenya, in direzione dell’Etiopia. La zona e’ un crogiuolo di etnie e di tribu’ diverse, con predominanza dei Meru. La zona a nord di Isiolo, verso Marsabit, e’ stata teatro in questi giorni di scontri tra le comunita’ Borana e Gabra che hanno provocato una settantina di vittime. Ma tali incidenti non appaiono in alcun modo collegati con l’uccisione del presule italiano.


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