Davvero una bella notizia, una notizia che fa onore al Kenya. In questo Paese dell’Africa Orientale un tribunale ieri ha concesso un risarcimento di 35.000 dollari Usa -una cifra elevatissima da quelle parti – ad una donna di 45 anni licenziata perché sieropositiva; decisione ritenuta inaccettabile. Del dispositivo di condanna fa parte anche la circostanza che la diagnosi era stata ottenuta senza il consenso della signora, e quindi con grave violazione della sua privacy. E’ importante sottolineare che si tratta della prima volta che in Kenya viene emessa una sentenza del genere in un Paese gravemente colpito dall’Hiv: si calcola che siano sieropositivi almeno 2,5 milioni dei circa 34 milioni di abitanti; ma numerose fonti indicano che la pandemia è molto più diffusa.
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