Welfare

Kenya, si aprono le carceri: escono 20mila detenuti

Il sovraffollamento sta mettendo in ginocchio il sistema penitenziario del Paese. I liberati dovranno svolgere lavori socialmente utili

di Redazione

Almeno 20.000 prigionieri che scontano pene fino ai tre anni saranno liberati in Kenya per decongestionarne le prigioni, ormai al collasso per pochezza di infrastrutture e eccessivo numero di ospiti. Lo ha reso noto oggi il quotidiano Nation. I prigionieri liberati dovranno pero’ per il restante della pena compiere lavori di pubblica utilita’: in particolare disboscamenti, pulizia di uffici, ospedali, scuole ed altri centri pubblici. La decisione e’ stata presa da un comitato ad hoc guidato dal vicepresidente della Repubblica Moody Awori. Le liberazioni dovrebbero iniziare, questa almeno la raccomandazione, il 12 dicembre, e concludersi entro Natale, o subito dopo. Nelle carceri keniane sono attualmente stipati 50.000 detenuti: in realta’, ed in condizioni normali, non quelle a dir poco precarie in cui versano, non dovrebbe contenerne piu’ di 15.000. La commissione e’ stata velocemente creata dopo lo scandalo delle prigione di Meru (Kenya centrale), dove lo scorso mese 11 prigionieri erano morti dopo essere stati selvaggiamente picchiati poiche’ si rifiutavano di entrare in una cella gia’ piena di un metro per due. In quel periodo nel carcere di Meru, previsto per contenerne 150, si trovavano circa 1.400 detenuti.


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