“M-Pesa”, questo l’acronimo: “M” sta per mobile e “Pesa” significa denaro in lingua swahili. Si tratta di un sistema di trasferimento soldi via cellulare, operativo in Kenya dal 2007. Me ne ha parlato recentemente l’amico Enzo Nucci, responsabile della redazione Rai di Nairobi, spiegandomi che è un sistema creato per consentire alle organizzazioni impegnate nella micro-finanza di inviare e ricevere soldi a basso costo senza spese bancarie aggiuntive. Da allora in pochi mesi si è diffuso in tutta l’Africa. Ad esempio, se Peter fa l’operaio a Nairobi e sua madre vive in un villaggio sperduto nella savana, è possibile realizzare quello che fino a qualche anno fa era considerato un miracolo. La donna, che da quelle parti non dispone di conti in banca o carte di credito, fa la spesa nel mercatino del villaggio ed invia un sms al figlio per chiedere di pagare il conto al commerciante con M-Pesa. Sta di fatto che in pochi secondi il debito è saldato. Si tratta di una grande innovazione se consideriamo che stiamo parlando di un Paese in cui l’80% della popolazione è esclusa dai servizi bancari e fa molta fatica a sbarcare il lunario. Attualmente, solo in Kenya i clienti di “M-Pesa” sono più di 12 milioni (su 34 milioni di abitanti) che possono inviare in modo sicuro denaro contante, pagare utenze varie ed anche conservarlo nei loro conti “telefonici” senza pagare servizi bancari.
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