Salute

Karadzic, il boia in prima pagina

A cura della redazione di Vita - sintesi di Franco Bomprezzi

di Redazione

Due i fatti che segnaliamo ai nostri lettori, l’arresto di Karadzic e il video con il testamento biologico di Paolo Ravasin, affetto da sclerosi laterale amiotrofica.

Oggi il Corriere della Sera è il quotidiano che copre meglio l’arresto di Karadzic (la notizia è uscita alle 23.30 di ieri e diverse testate avevano già chiuso il numero), a cui dedica il titolo di apertura: “Serbia catturato Karadzic – era ricercato per genocidio. In fuga da oltre 10 anni”. Le accuse formulate dal tribunale internazionale dell’Aja al leader serbo-bosniaco sono quelle di genocidio, crimini di guerra e contro l’umanità per il ruolo svolto nella guerra di Bosnia (1993/95, 200mila vittime). Fu lui ad ordinare di aprire il fuoco sui civili durante il lunghissimo assedio di Sarajevo. Il Corriere sottolinea come il suo arresto (per l’altro portato a termine dalle stesse forze di sicurezza serbe) sia sempre stato una delle condizioni per l’avvicinamento della Serbia alla Ue.

La fotonotizia con rimando alle pagine 14 e 15 è invece occupata dal caso del video testamento di Paolo Ravasin, 48 anni, da dieci affetto da Sla che legge un foglio scritto a macchina tenuto dal fratello in cui dice. «Se non fossi più in grado di mangiare e bere con la mia bocca oppongo il mio rifiuto ad ogni forma di alimentazione e idratazione artificiali». Il filmato è stato girato in una casa di cura e sono finite sul web ieri pomeriggio grazie all’associazione Luca Coscioni. L’intervista d’appoggio è al teologo Vito Mancuso: «Il confine sta fra deliberare sulla propria vita e sulla vita altrui. E’ lecito decidere per sé, non per gli altri. Io sono contrario a interrompere l’alimentazione di Eluana (a proposito, il comitato popolo della vita ha organizzato la recita del rosario fuori dalla clinica di Eluana, segnala sempre il Corsera in una breve nella stessa pagina), ma la tragedia nella tragedia si dà per l’assenza di un documento giuridico valido che ci dica la sua volontà: non sappiamo come la pensi lei. Per questo c’è bisogno del testamento biologico come strumento di libertà». E ancora: «la sacralità della vita è la vita libera. Questo è il senso profondo della creazione: Dio ci ha voluto liberi, perché senza libertà non c’è amore». A pag. 15 il Corriere informa che pur in mancanza di una legge sono 7mila i testamenti biologici raccolti da tre organizzazioni (fondazione veronesi, Exit Italia associazione torinese fondata da Emilio Coveri e i consigli notarili del triveneto, presieduti da Ernesto Marciano)

L’arresto di Karadzic è la foto notizia di Repubblica: “Arrestato Karadzic, è accusato di omicidio”. A pagina 11 la cronaca e il commento di Guido Rampoldi, “Giustizia nei balcani”). A corredo della cronaca, i pareri internazionali: «Finalmente giustizia è stata fatta, ciò che è accaduto questa sera dimostra come un criminale non può nascondersi per sempre», Kada Hotic, associazione madri di Srebrenica. Barroso: «È uno sviluppo molto positivo che contribuirà a riportare giustizia nei Balcani. È anche molto importante per le aspirazioni europee della Serbia»
Sarkozy: «Una tappa importante verso l’adesione della Serbia alla Ue. L’arresto aiuta la stabilizzazione dei Balcani». Casa Bianca: «Portare gli autori del massacro di Srebrenica di fronte alla giustizia è il migliore omaggio che si può fare alle vittime delle atrocità»
Del testamento di Paolo Ravasin, si parla attraverso la fotografia che accompagna una notizia pagina 16: “Eluana, il Senato apre lo scontro: «invasione di campo dei giudici»”: il Senato apre lo scontro, scrive Elsa Vinci: «La Cassazione ha invaso i poteri del Parlamento». Secondo Carlo Vizzini, «la sentenza sembra configurarsi come un atto innovativo dell’ordinamento».

Su il Giornale Karadzic è in prima e a pag. 11. un pezzo di cronaca e uno che ripercorre le tappe del Boia a cura di Fausto Biloslavo da Belgrado. “Chissà se ha ancora la chioma fluente, color cenere, che svolazzava nelle tempestose giornate di guerra . Dicono che per vivere in latitanza per 13 anni abbia dovuto raparsi i capelli, di cui andava tanto orgoglioso, a zero”. Appena sotto un altro medioevo, quello iraniano. “Iran, nove adulteri condannati alla lapidazione”. Oltre a questo fatto la notizia riguarda l’intenzione del Governo di voler reintrodurre il reato di stregoneria e la pena dell’accecamento.

La svolta dell’arresto è dovuta, secondo la corrispondente del Sole 24 Ore da Belgrado, al nuovo atteggiamento della Serbia, ora decisa a cooperare con la comunità internazionale. «Inspiegabile» secondo il Sole che sia le autorità serbe che soprattutto quelle internazionali non siano riusciti in 13 anni a scovarlo, eppure non era lontano.

E inoltre sui giornali di oggi:
Il Sole 24 Ore – Welfare, Gran Bretagna: si prepara la svolta. Il governo di Brown ha presentato un piano (sotto forma di libro verde) per contenere le spese, appoggiato anche dai Tories. Basta con i sussidi a pioggia ai disoccupati, ora chi non ha un’occupazione sarà obbligato a svolgere attività sociali e incentivato più che in passato a rientrare nel mercato del lavoro. Il ministro del Lavoro Purnell ha sintetizzato: «Una vita di sussidi non sarà più un’opzione possibile». Obiettivo: avere un milione di assistiti in meno (oggi sono 4,5 milioni!).

Il manifesto – prima pagina dedicata a “Il taglio delle libertà”, ovvero una delle conseguenze della manovra economica con cui «Tremonti manda al macero la libertà di stampa: falcidiato il fondo per l’editoria cooperativa e politica. A rischio la vita dei giornali indipendenti. Tra cui questo». Seguono tre pagine dedicate alla Finanziaria. Nel suo editoriale Gabriele Polo, intitolato “Il grande sfracello” scrive: «Una Finanziaria feroce: autoritaria nel metodo, crudele nella sostanza» e poi «Chi non ha un padrone non merita di esistere, questo il messaggio che arriva, in perfetta coerenza il pensiero dominante. Decidendo che la comunicazione non è un bene pubblico da garantire, ma un affare privato da cui trar profitto. Il risultato concreto è che quei tagli – che mettono il Sole 24 Ore sullo stesso piano del manifesto – potrebbero far chiudere questo giornale, che può vivere solo se concepito come un pezzo del tessuto democratico del paese. Ma la democrazia – con i suoi costi – contrasta l’omologazione del pensiero e concepisce la libertà come possibilità di pluralità. Per questo è perseguitata nel nostro tempo. Non è berlusconismo questo?».
In pratica quattro pagine che spiegano i tagli: 83 milioni nel 2009, 100 l’anno successivo al fondo per l’editoria. «Mandando al patibolo le cooperative vere – tra cui il manifesto – e mantenendo i privilegi di quelle finte». L’elenco è lungo, si va dal Corriere mercantile a L’Unità, dalla Padania all’Avvenire, ma anche Il foglio e il Riformista e poi Libero ecc. Restano però i contributi indiretti e tra i principali percettori il gruppo Mondadori, seguito da Sole 24 Ore e Rcs. Il tono del lungo articolo di Giancarlo Aresta è un po’ apocalittico. Nelle altre due pagine si analizzano altri aspetti della finanziaria come la “sparizione” dei soldi per la casa e l’idea tremontiana di “far cassa con i beni culturali”, per non parlare dell’Università di cui si dà conto in un pezzo dedicato alla rivolta dei rettori che paventano un rischio chiusura degli atenei pubblici se non passano a Fondazione.

La Stampa – A p.13 un pezzo autobiografico di Tony Blair tradotto da Le monde sulla sua conversione religiosa. L’ex premier inglese ha lanciato la Tony Blair Faith Foundation che «avrà come compito il favorire l’incontro delle sei grandi religioni e incitarle a risolvere insieme i problemi piuttosto che crearli» dice. Sogna «la fede in azione». «che la religione renda umana, dia senso, valori a una glbalizzazione caotica che fa paerdere ai popoli le loro identità e punti di riferimento».

Italia Oggi – Scuola & Bossi: per il quotidiano il modello federale dà vittorioso Bossi. Con la nuova riforma le scuole professionali saranno regionali e gestite per rispondere alle esigenze del territorio. Sullo stile della Lombardia. Prof. del Sud: accusa al Sud da parte di Piero Cipollone, presidente dell’Invalsi, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione. Secondo lui una media dell’8 al sud è come una del 5 al Nord. Colpa dei docenti di manica larga. Lo dimostrano i test Ocse Pisa dell’istituto. Malattia Prof: Brunetta promette 150-300euro in meno dallo stipendio per 10 giorni di malattia di docenti, segretari e bidelli (a seconda della categoria). Il giornale ricorda che gli insegnanti guadagnano poco rispetto agli altri statali e ai colleghi europei e che le decisioni colpiranno soprattutto chi si assenta per reali problemi di salute.
Sacconi: più istruzione tecnica.

Avvenire – Con lancio in prima, appello di Fulvia Paganini, moglie di Giuliano, uno dei due cooperatni italiani rapiti in Somalia da due mesi. Rompe il silenzio, che le ha consigliato la Farnesina, perché è troppo forte il desiderio di far giungere un messaggio al marito: «Spero che in qualche modo le mie parole gli arrivino, perché è importante che lui non si senta abbandonato». Il contatto con l’unità di crisi della Farnesina è costante («ci sentiamo anche tre volte al giorno, ci hanno detto che stanno bene ma non fanno filtrare dettagli»). Avvenire poi fa il punto sulla strage di civili in corso a Mogadiscio (8600 morti nel 2008) e riporta l’allarme del Pam che entro dicembre dovrà raddoppiare il numero delle persone da sfamare (da 1 milione a 2,4). Secondo il Siscos ci sono 6mila cooperanti italiani in missione nelle zone calde del pianeta. L’editoriale di Elio Maraone chiede che i mass media dedichino ai rapiti «uno spazio maggiore di quello riservato al calciomercato».

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