Cultura
Kalthum ora canta flebile e lamante è da fiction
Altri mondi, a cura di Selena Delfino.
E’indubbio: quello della musica di Umm Kalthum non è certo un ascolto facile per l?orecchio abituato a melodie occidentali. Nonostante questo, dopo aver letto il romanzo nel quale Sélim narra la vita della più importante e idolatrata cantante del mondo arabo, non si può resistere alla tentazione di acquistare uno dei suoi dischi e ascoltare in prima persona il tanto decantato e sublime suono di questa voce. Che piaccia o meno, è innegabile che l?autore libanese abbia, con la sua narrazione, dato ulteriore alimento al mito della cantante egiziana, e offerto al pubblico un romanzo avvincente sotto tutti i punti di vista, nel quale è possibile ritrovare quasi quarant?anni di storia del mondo arabo.
A nove anni di distanza dalla sua opera prima (almeno in Italia), Sélim torna con un secondo lavoro, decisamente incapace di eguagliare l?alto livello di Ti ho amata per la tua voce. Questa volta la storia è quella dell?amore segreto fra Golda Meyer, futuro primo ministro d?Israele e un giovane banchiere palestinese. Elementi come l?intrigo, l?amore impossibile, scandaloso e vergognoso di due persone tanto distanti, sono sicuramente ingredienti vincenti per avere l?attenzione del lettore e costruire una storia interessante. Il rischio, però, è quello di ottenere la sceneggiatura di una fiction o un semplice romanzo di appendice anziché un prodotto letterario degno di questo nome.
Nassib Sélim
Ti ho amata per la tua voce
Edizioni e/o, pp. 240, euro 13,94
L?amante palestinese
Edizioni e/o, pp. 182, euro 13,50
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