Mondo

Kabul, riaperto ufficio Unhcr

I locali sembrano non aver subito danni durante il periodo di chiusura

di Gabriella Meroni

Secondo notizie provenienti dall’Afghanistan all’Alto Commissariato per i Rifugiati, la situazione a Kabul starebbe tornando alla normalita’.

L’ufficio Unhcr a Kabul e’ stato riaperto e il personale locale e’ potuto tornare al lavoro. L’ufficio sembra non aver subito danni durante il periodo di chiusura, mentre un deposito e’ stato saccheggiato di 1.400 tende dell’Unhcr e di un numero imprecisato di coperte imbottite destinate agli sfollati e ai rifugiati afghani rimpatriati. Il personale ha risistemato i locali e i veicoli per prepararsi a riprendere il lavoro. Prima dei tragici eventi dell’11 settembre, l’Unhcr aveva realizzato a Kabul e nei suoi dintorni vari progetti per alloggi e fornitura d’acqua destinati ai rifugiati rientrati di recente.

L’Unhcr e’ sempre piu’ preoccupato per un possibile nuovo flusso di rifugiati in Pakistan, dopo la notizia di migliaia di persone in fuga dalle citta’ di Kandahar e Helmand verso la frontiera pakistana. Migliaia di persone avrebbero gia’ varcato il confine in diversi posti di
frontiera per entrare nel Baluchistan. L’Unhcr continua a prepararsi per far fronte a un possibile flusso di rifugiati in Pakistan. Verso le aree di confine del Baluchistan si stanno inviando altri materiali per alloggi
e coperte. Probabilmente anche dei combattenti starebbero entrando in Pakistan e l’Unhcr teme che i campi di rifugiati non mantengano il loro carattere esclusivamente umanitario. I governi degli stati che ospitano rifugiati hanno la responsabilita’ di assicurare la separazione dei presunti
combattenti dai rifugiati e di garantire la natura non militare dei campi.

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