Volontariato

Kabul: parenti vittime Torri incontrano parenti vittime bombe

L'iniziativa di amicizia e pace tra americani e afghani è stata organizzata da Global Exchange

di Gabriella Meroni

Undici americani, che hanno avuto parenti uccisi nell’attentato dell’11 settembre alle Torri Gemelle di New York, sono giunti a Kabul per incontrare famiglie afghane vittime dei bombardamenti Usa. Lo ha annuciato l’Organizzazione non governativa (Ong) americana Global exchange.

Tutti gli americani giunti in visita hanno perduto un parente l’11 settembre, come ad esempio la signora Rita Laser, pensionata di 70 anni dello stato di New York, il cui fratello e’ morto al 24/o piano del World trade center. Il gruppo di americani, durante la visita di cinque giorni, potra’ constatare anche i danni inflitti dai bombardamenti Usa su Kabul. I visitatori incontreranno bambini feriti da bombe a frammentazione e famiglie come quella di Mohammad Shaher, la cui casa e’ stata completamente distrutta e la moglie incinta di sei mesi gravemente ferita dai bombardamenti. O quella di Abdul Mohammad, che sotto le bombe ha perso i genitori e altri tre membri della sua famiglia. Gli americani saranno ricevuti dalla signora Sima Samar, ministro della Condizione femminile, e visiteranno una scuola per bambine e un ospedale della capitale. ”Gli afghani si accorgeranno cosi’ che gli americani non sono indifferenti alla loro sorte, e d’altra parte i visitatori americani ne ricaveranno una migliore comprensione della tragedia del popolo afghano”, ha detto un rappresentante di ‘Global exchange’. Nell’attentato di New York sono morte oltre 3.000 persone. I bombardamenti americani, secondo alcune Ong a Kabul, hanno ucciso diverse migliaia di afghani, ma finora non e’ disponibile nessun bilancio.

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