Cultura

Jonathan Franzen, ovvero l’epica del nostro tempo

Recensione del libro "Forte Movimento" di Jonathan Franzen (di Andrea Leone).

di Redazione

Dopo lo straordinario successo di critica e pubblico di Le correzioni (un milione di copie vendute negli Stati Uniti), Einaudi sta recuperando le opere precedenti di Jonathan Franzen, che si è ormai imposto come lo scrittore americano più rappresentativo della sua generazione. Strong Motion, tradotto come Forte Movimento, è il secondo romanzo di questo autore, uscito negli Stati Uniti nel 1992. Il romanzo non ebbe grande successo di pubblico, ma la critica più attenta annoverò subito l?autore tra le maggiori promesse della letteratura contemporanea. Questa, in estrema sintesi, la trama. Louis Holland lascia il nativo paese dell?Illinois e si trasferisce a Boston. Qui incontra Renée, una sismologa dell?università. Si verificano dei disastrosi terremoti, che sconvolgono la vita della metropoli; Louis e Renée iniziano delle indagini, al termine delle quali scopriranno che le scosse sismiche (forse la metafora di una violenta rigenerazione per una esistenza trascinata stancamente) nascondono un grave segreto. Il libro si chiude sulla prospettiva della paternità. “Continuiamo a camminare”, è l?ultima commossa frase del libro. Per 500 pagine una voce onnisciente compila una vasta enciclopedia del nostro tempo che comprende società e storia, individuo ed economia, arte e pubblico, famiglia e capitalismo, urbanistica e tecnologia, letteratura e scienza. Pochi scrittori contemporanei sono in possesso di questa curiosità insaziabile e onnivora, questa generosa e coraggiosa capacità di reinventare la vita. Tutta l?esistenza materiale e spirituale sembra interessare a Franzen; nulla può essere escluso in questa epica trasversale del mondo, in questa statistica delle passioni e dei destini. La gigantesca lente d?ingrandimento sulla realtà è il linguaggio, inesauribile fonte vitale, ora barocco, metaforico e altamente poetico, ora tecnico e ora gergale e informale, un flusso incessantemente percorso da una calda ironia, con risultati di straordinaria musicalità, un sismografo preciso e inesorabile che cerca di registrare ogni dato, l?essenza di tutto ciò che si muove. A differenza di molti autori del postmoderno, Franzen ha un grande dono lirico ed epico e non viene mai meno il soffio dell?entusiasmo creatore, anche nella critica corrosiva alla famiglia e alla politica si avverte una grande energia propositiva; questa è forse la ragione del suo successo tra i lettori. Difficile concepire qualcosa di simile in Italia, un Paese senile in cui ogni manifestazione di forza è sentita come nemica. Forse questo libro pecca di intellettualismo. Qualche volta si ha il sospetto di una dimostrazione di virtuosismo. Ciò non impedisce di considerare questo Forte Movimento un?ottima prova generale di Le correzioni.


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