Mondo

Johannesburg: Wwf e Greenpeace tifano Brasile

WWF e GREENPEACE si appellano ai governi europei affinché sostengano l'iniziativa innovativa proposta dal governo Brasiliano

di Redazione

WWF e GREENPEACE si appellano ai governi europei affinche’ al Summit di Johannesburg abbandonino la loro proposta sulle energie rinnovabili basata sulle solite “strategie” di politica energetica e sostengano invece l’iniziativa innovativa proposta dal governo Brasiliano. Uno dei temi principali del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile, al quale partecipano oltre 100 governi, e’ proprio quello delle fonti di energia rinnovabile. Alcuni governi hanno avanzato delle proposte per porre obiettivi precisi nell’uso delle fonti rinnovabili di energia. Il Brasile, appoggiato anche da WWF e Greenpeace, propone l’obiettivo del 10% di nuove fonti rinnovabili entro il 2012 (vedi nota tecnica). L’Unione Europea ha invece posto l’obiettivo globale del 15% entro il 2010, una proposta solo apparentemente progressista, ma che in realta’ nasconde incentivi per costruire nuove dighe per grandi impianti idroelettrici e per utilizzare biomasse (legno e altre colture energetiche) gestite in modo non sostenibile. In particolare Francia, Svezia, Finlandia e Austria stanno sostenendo con forza l’inserimento delle grandi dighe tra le fonti rinnovabili. “L’Unione Europea deve trovare nuove strade per sfruttare l’energia rinnovabile come il solare, l’eolico e le biomasse sostenibili, invece di incoraggiare l’uso di tecnologie insostenibili – ha dichiarato Jennifer Morgan, Direttore del Programma Clima del WWF – “Inserendo le grandi dighe e le biomasse non sostenibili all’interno degli obiettivi sulle fonti rinnovabili l’Europa sta promuovendo un falso-obiettivo” . “Spacciando per fonte rinnovabile l’energia prodotta dalle grandi dighe l’Europa rischia di “affossare” l’incremento delle vere fonti rinnovabili come il solare e l’eolico – ha aggiunto Steve Sawyer di Greenpeace – Questo Summit sullo Sviluppo Sostenibile non deve permettere nuovi incentivi per altre gigantesche dighe idroelettriche come quella di Three Gorges. Chiediamo quindi ai governi di Francia, Svezia, Finlandia e Austria di rivedere la propria posizione politica” Le associazioni ricordano che secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia le fonti rinnovabili coprono gia’ circa il 14% di tutta l’energia prodotta globalmente pero’ questo dato include il 2.2% di grande idroelettrico , le biomasse tradizionale -non sostenibili (9.5%) e le nuove rinnovabili gia’ esistenti (per appena il 2.2%). Questi dati confermano che la proposta dell’Unione Europea di fissare l’obiettivo del 15% ripercorre di fatto vecchi schemi di politica energetica. NOTA TECNICA: Secondo WWWF e Greenepeace per le nuove rinnovabili si intendono le moderne biomasse (legno e colture energetiche gestite in modo eco-compatibile), la geotermia, l’eolico, il solare, il piccolo idroelettrico e l’energia marine (sfruttamento moto ondoso e maree). Questa definizione esclude il grande idroelettrico, le biomasse tradizionali (cioe’ non sostenibili) che consistono principalmente in un incenerimento di rifiuti agricoli e di letame per cucinare e riscaldare gli ambienti soprattutto nei paesi in via di sviluppo.


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