Formazione

Johannesburg: svolta per il turismo sostenibile

Oggi verrà lanciato un programma nella direzione di un turismo più equo e rispettoso dell'ambiente

di Emanuela Citterio

Il summit di Johannesburg raccoglie la sfida del turismo sostenibile. Oggi l’Organizzazione mondiale per il turismo (Omt) lancia con l’Onu un vero e proprio programma nella direzione di un turismo più sostenibile, che sia occasione di sviluppo per i Paesi del sud del mondo e non mero sfuttamento da parte dell’industria occidentale. Addio quindi ai resort di super lusso circondati da un mare di miseria e alle culture locali svendute a uso e consumo dei turisti? Forse no, ma il fatto che in Piano d’azione che uscirà da Johannesburg conterrà ben due capitoli dedicati allo “sviluppo sostenibile del turismo” è una svolta non da poco.
Il programma che verrà lanciato oggi a Johannesburg si chiama ?Step? (Sustainable Tourism- Eliminating Poverty) e prevede una serie di progetti turistici ?in grando di creare occasioni di crescita economica e sociale? nei Paesi del sud del mondo.
Una strada che negli ultimi dieci anni è stata aperta dalle organizzazioni non governative che lavorano nei Paesi in via di sviluppo, dal Wwf e dalle associazioni di turismo responsabile. Anni in cui è cresciuta anche la domanda di un turismo diverso rispetto ai pacchetti tutto compreso e ai paradisi artificiali per occidentali. Quest?anno in Italia la domanda di viaggi di conoscenza nel sud del mondo con le ong ha superato l?offerta e sono più di quaranta le organizzazioni che aderiscono all?Associazionie italiana turismo responsabile.
Il programma Onu-Omt prevede una fase iniziale di raccolta fondi presso governi e aziende private e dovrebbe concretizzarsi in una serie di progetti in ambito turistico a partire dalle comunità locali nel sud del mondo. Una delle sfide maggiori è quella infatti di fare in modo che i proventi del turismo vadano a beneficio anche delle comunità dei Paesi ospitanti invece di ritornare, come accade ora, nei Paesi occidentali attraverso le catene alberghiere e le multinazionali del settore.
La direzione è quella di un turismo più rispettoso dell?ambiente e delle culture locali, che possa permettere anche al viaggiatore un approccio più vero con il Paese ospitante.

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