Il presidente del Sud Africa Tabho Mbeki ha aperto alle 9.10 la sessione politica del vertice sulla Terra, in corso a Johannesburg. Da oggi, comincia il lavoro dei leader mondiali: 190 tra capi di Stato e di governo si confrontano su come dimezzare entro il 2015 il numero dei poveri del mondo attraverso uno sviluppo che sia compatibile con l’ambiente. Al vertice mondiale dell’Onu sullo sviluppo sostenibile Kofi Annan ha lanciato un richiamo a tutti alla “responsabilità”, per “inaugurare una stagione di trasformazione” di un modello di sviluppo che altrimenti ci “spingerà tutti in un vicolo cieco”. Davanti ai leader di un centinaio di Paesi riuniti a Johannesburg, il segretario generale delle Nazioni Unite ha esortato a cessare di “mettersi economicamente sulla difensiva per iniziare a essere politicamente coraggiosi”. Nella prima sessione di interventi riservata ai capi di Stato e di governo, Annan ha affermato che “se c’e’ un concetto che racchiude tutto ciò che si spera di ottenere a Johannesburg, e’ la responsabilità”. Responsabilità verso gli altri, verso il nostro pianeta e “soprattutto verso i nostri figli”. Per il numero uno dell’Onu i primi passi verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile sono stati mossi, ma “occorre fare di più”. Anzitutto da parte dei paesi piu’ ricchi, che “contribuiscono in modo sproporzionato ai problemi ambientali”, senza dimenticare pero’ che “i governi non possono farcela da soli” e un ruolo fondamentale deve essere svolto dalle Ong e una dalle imprese private.
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