Sostenibilità

Johannesburg: la montagna sparita

Nessun accenno alla difesa delle zone montane nei documenti discussi al Vertice mondiale. La testimonianza-denuncia di alcuni qualificati delegati italiani

di Daniela Romanello

Al Vertice di Johannesburg, nonostante gli interventi dei rappresentanti delle nazioni montane per eccellenza, come il Kirghizstan, il Bhutan, il Nepal, dell’importanza della difesa della montagna per un ambiente e uno sviluppo sostenibile, non c’è traccia. La denuncia viene dal Comitato Ev-K2-CNR e dal gruppo “Amici della montagna” che raggruppa parlamentari italiani. Ecco la testimonianza della dottoressa Beth Schommer del Comitato Ev-K2-CNR, membro della delegazione italiana al Summit di Johannesburg.

“Il terzo giorno del Vertice per me è stato segnato dalla scoperta di una grande, ben organizzata sala stampa, al freddissimo secondo piano interrato. Così mi sono aggiunta per qualche ora ai tremila rappresentanti della stampa presenti al Vertice, scoprendo che lavorare in sala stampa significa anche accedere a tante notizie, che difficilmente riuscirebbero ad arrivare all?attenzione dei rappresentanti delle delegazioni.
La sala, infatti, è occupata da mattina a sera con incontri su temi che vanno dalle strategie per la riforma delle Nazioni Unite con l?invocazione dell?Articolo 109 della Carta dell?ONU all?incontro del movimento internazionale ?no-global? contro la ?conquista? del WSSD da parte del settore privato.
Queste voci ?contro? in qualche modo arrivano a farsi sentire fino ai piani più alti del Centro Convegno: oggi la mia collega ricercatrice, la Dott.ssa Boselli, ha trovato una simpatica spilla (che non darà a me neanche se le la pago!) che raffigura la faccia di George W. Bush attorno a cui c?è scritto ?Where?s W??.
Anche le voci dei rappresentanti delle ?terre alte? cercano di farsi sentire, ma la cosa non è certo semplice. Oggi il Senatore Augusto Rollandin, Presidente del Gruppo ?Amici della Montagna? del Parlamento Italiano, mi ha espresso la sua preoccupazione per la totale mancanza di riferimenti concreti alla montagna, nei documenti tematici che vengono discussi al Summit.
Oltre al paragrafo 40, infatti, nei documenti dedicati all?acqua, l?energia, le politiche regionali (intesi come regioni transnazionali), manca il riconoscimento dell?importanza delle montagne nei rispettivi contesti.
Vengono fatti interventi in plenaria dai Paesi montani, come il Kirghizstan, il Bhutan, il Nepal, che si prendono la responsabilità di ricordare questa necessità, ma la probabilità di vedere apparire ulteriori riferimenti concreti alla montagna nei documenti ora in negoziazione non sembra alta.
Infine, come conclusione positiva alla giornata, nella sede della delegazione italiana, c?è stato un incontro di donne rappresentati del Parlamento e delle ONG per elaborare alcune modifiche che la lobby femminile vorrebbe presentare per la loro inclusione nella piattaforma generale.
E? importante notare che questi non sono emendamenti esclusivamente legati alla condizione femminile, bensì sono importanti cambiamenti ai testi riguardanti la pace, il disarmo, la lotta alla povertà e lo sviluppo umano.
Infatti, le donne di tutto il mondo sanno che un impegno molto forte su questi temi è la condizione essenziale per il raggiungimento della parità.”

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