Cultura

Johannesburg: il nodo dei sussidi all’agricoltura

Gli esperti dell'agricoltura hanno ammonito: basta con i sussidi da ''un miliardo di dollari al giorno'' concessi agli agricoltori dei paesi ricch

di Redazione

Gli esperti dell’agricoltura hanno ammonito oggi al Summit sullo sviluppo sostenibile che i sussidi da ”un miliardo di dollari al giorno” concessi agli agricoltori dei paesi ricchi, cosi’ come il limitato accesso al mercato dei paesi occidentali dei prodotti agricoli dei paesi in via di sviluppo, contribuiscono a ”falcidiare la vita degli agricoltori dei paesi del sud”. E’ questo, in sostanza, il messaggio venuto fuori dalla discussione della sessione plenaria di questa mattina alla conferenza di Johannesburg dedicata al tema dell’agricoltura. E’ stato il professore indiano M.S. Swaminathan, vincitore del primo ”World Food Prize”, ad aprire i lavori affermando che il mondo dell’agricoltura si sta pericolasamente polarizzando in due diversi modelli di produzione: quello, in Usa e Ue, ”fortemente basato sull’agrobusiness” e che beneficia di sussidi, tecnologia e capitale e quell’altro, in Asia, Africa e America Latina, basato su piccole aziende familiari. ”Uno e’ il risultato del prodotto delle masse, l’altro e’ la produzione di massa” ha detto il professore, che ha aggiunto che i produttori agricoli su piccola scala nei paesi in via di sviluppo hanno il problema di accedere al credito ed ad un mercato sicuro dove vendere i loro beni, oltre al problema della siccita’. Ma aiutarli, ha affermato, sarebbe la maniera piu’ intelligente di migliorare la vita di milioni di persone, in quanto ”l’agricoltura e’ l’ancora di salvezza contro la poverta’ e la fame nella maggioranmza dei paesi in via di sviluppo”.
Il ‘Gruppo dei 77′ (G-77), organismo che raggruppa i paesi in via di sviluppo, ha ribadito, da parte sua, oggi che non intende cedere sul problema dei sussidi erogati agli agricoltori nei paesi industrializzati. Lo ha detto Ana Elisa Osorio, ministro dell’ambiente venezuelano, che partecipa ai lavori del Vertice di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile, dove oggi l’agricoltura e’ uno dei principali temi in discussione. ”Non cederemo fino a quando non avremo raggiunto un compromesso concreto sulla riduzione progressiva dei sussidi agricoli”, ha dichiarato all’agenzia francese ‘Afp’. La signora Osorio ha criticato in particolare Unione europea e Stati Uniti, accusati di ”non rispettare le regole del gioco”. ”A Johannesburg – ha aggiunto – i paesi ricchi devono garantire agli altri che daranno attuazione all’accordo di Doha”, in base al quale il mondo industrializzato si e’ impegnato ad aprire una trattativa globale nell’ambito del Wto, l’organizzazione mondiale per il commercio, per favorire l’accesso ai mercati dei prodotti agricoli dei paesi in via di sviluppo.

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