Famiglia

Johannesburg: il futuro della terra per le agenzie Onu

Alcuni dati forniti dalle stesse Agenzie

di Redazione

Mentre decine di migliaia di esperti e delegati provenienti da tutto il mondo discutono a Johannesburg del futuro del pianeta, le principali Agenzie delle Nazioni Unite sono gia’ attivamente impegnate sui principali temi all’esame del Vertice sullo sviluppo sostenibile, come popolazione, energia e rifiuti, solo per citarne i principali. Ecco di seguito alcuni dati forniti dalle stesse Agenzie. – ALIMENTAZIONE: piu’ del 30% della popolazione mondiale soffre di malnutrizione. Le attivita’ dell’uomo, secondo la Fao, hanno causato il degrado del 15% della superficie terrestre, un’area pari a piu’ della meta’ dell’estensione di tutte le foreste del pianeta. Secondo i dati FAO, i paesi che piu’ soffrono la fame sono: Somalia (75% di malnutriti nel periodo 1997-1999); Burundi (66%); Repubblica Democratica del Congo (64%); Afghanistan (58%); Eritrea (57%); Haiti (56%); Mozambico (54%); Angola (51%); – POPOLAZIONE: la popolazione mondiale crescera’ dai sei miliardi attuali ad oltre 9 miliardi nel 2050. Tuttavia mentre la popolazione aumenta in alcune aree, si riduce in altre. In sostanza, continuera’ ad aumentare nei paesi in via di sviluppo e a ridursi in quelli ricchi. I paesi occidentali vedranno cosi’ ancora ridotta la loro percentuale di popolazione mondiale. Nei 48 Paesi piu’ poveri del mondo la popolazione triplichera’ entro il 2050, secondo le stime dell’UNDP (il Programma delle Nazioni Unite sullo sviluppo). – ENERGIA: negli ultimi 40 anni, il consumo mondiale di energia e’ quadruplicato. Gli Stati Uniti consumano piu’ di un quarto dell’energia mondiale e contano meno del 5% della popolazione. La Cina e’ il maggior consumatore mondiale di carbone, la piu’ inquinante tra le fonti di energia. Oltre due miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all’elettricita’. – RIFIUTI: i cittadini dei Paesi piu’ industrializzati producono piu’ di 800 kg di rifiuti a testa ogni anno, in confronto ai 200 Kg prodotti nei Paesi piu’ poveri. Il totale dei rifiuti prodotti da un americano medio e’ all’incirca raddoppiato negli ultimi 40 anni. Gli africani invece consumano meno, ma piu’ di 2/3 dei loro rifiuti non vengono raccolti nelle discariche e non sono riciclati. Quasi i 3/4 dei rifiuti delle citta’ dei paesi in transizione (quelli dell’ex URSS e dell’Est dell’Europa) e piu’ di 2/3 dei rifiuti delle citta’ africane non sono raccolti; molti di questi rifiuti finiscono nelle strade, in spazi aperti o in discariche clandestine. – CITTA’: piu’ della meta’ della popolazione mondiale vive in citta’, sempre secondo i dati dell’UNDP. Le citta’ coprono meno del 2% della superficie totale mondiale, ma utilizzano piu’ del 75% delle risorse. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms), il livello di guardia per il biossido d’azoto e’ di 40 microgrammi al metro cubo di media annuale. Tuttavia in base ai dati della Banca Mondiale, tale indice ha raggiunto a Milano il livello di 248 microgrammi l’anno, a Citta’ del Messico di 130 e a Pechino e Sofia di 122. Impressionanti anche i dati sulla crescita demografica delle metropoli forniti dalla Banca Mondiale: nel 2015 le citta’ piu’ popolate saranno Tokyo (con 28,9 milioni di abitanti), Bombay (con 26,2 milioni), Lagos (con 24,5 milioni di abitanti).


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA