Sostenibilità

Johannesburg: Cispi, disinteresse dei Grandi

Lembo (Cipsi) : "denunciamo il disinteresse dei governi, ormai proiettati verso le multinazionali"

di Redazione

Un miliardo e 300 milioni di persone senza acqua potabile, e saranno 3 miliardi nel 2030, 2 miliardi e 400 milioni senza fogne e acqua pulita: queste le cifre della ?guerra? dell?acqua. Eppure a Johannesburg la proposta dei Grandi è solo di dimezzare queste cifre di fame e povertà, entro il 2015 ?ma gli USA non vogliono impegni e scadenze. Rosario Lembo, segretario generale del Contratto Mondiale sull?Acqua, ha dichiarato: ?Lanciamo la proposta di un Trattato internazionale contro la mercificazione dell’acqua e denunciamo il disinteresse dei governi, ormai proiettati verso le multinazionali. Se continua così, si moltiplicano i summit, non si affrontano i problemi, scorrono fiumi di parole che rimangono solo promesse, senza impegni concreti. Allora statevene a casa, Grandi della Terra!?. La Coalizione Mondiale Contro la Privatizzazione e la Mercificazione dell?Acqua, una coalizione internazionale di ONG che hanno sottoscritto il documento di Porto Alegre, di cui fa parte il Cipsi e il Contratto Mondiale dell?Acqua, ha fortemente sollecitato i governi affinché affermino il ruolo primario del diritto all?acqua per l?umanità e gli ecosistemi, e affinché adottino uno specifico piano operativo per renderlo una realtà. Secondo i rappresentanti della Coalizione Mondiale Contro la Privatizzazione e la Mercificazione dell?acqua i governi continuano a considerare l?acqua come diritto esclusivamente dal punto di vista economico e finanziario. Alcune note di commento sui lavori della conferenza di ieri sull?acqua: ?ambiguità nei contenuti, oligarchia nella gestione dell?assemblea, poiché è stato concesso poco spazio ad un vero dibattito e confronto con le organizzazioni non governative. Il coordinatore dei lavori mr. Pronk ha stimolato e gestito il dibattito assembleare privilegiando gli interventi dei rappresentanti dei governi presenti ai lavori, e concedendo la parola ad una sola organizzazione non governativa. L’impressione è stata quella di una gestione oligarchica. finalizzata ad evitare che il dibattito fosse orientato su temi difficili come la privatizzazione?. Alcuni partecipanti, tra cui Miloon Khosari, relatore speciale sull?adeguato alloggiamento presso la Commissione sui Diritti Umani delle Nazioni Unite, hanno avanzato obiezioni circa il tentativo di ridefinire il diritto umano all?acqua. Il sig. Khosari ha detto: ?Sono felice che abbiate riconosciuto l?acqua come un diritto umano, ma ne avete parlato solo in termini di denaro?. Un rappresentante del governo svizzero ha descritto in maniera eloquente la conclusione dei gruppi della società civile. Egli ha detto che, nonostante si siano realizzate 200 conferenze mondiali negli ultimi 10 anni, un miliardo e mezzo di persone non ha ancora accesso all?acqua. Ha continuato, poi, affermando che non si è agito: ?Me ne vergogno?.


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