Cultura

Johannesburg “chiusa” per molte ong

Non concessi i pass a molte organizzazioni non governative. Che protestano

di Paolo Manzo

Diversi gruppi, a cui è stato vietato l’ingresso alla giornata inaugurale del Summit di Johannesburg, hanno chiesto al Presidente sudafricano Thabo Mbeki di intervenire fornendo i pass necessari.

Ci sono state notevoli polemiche sull’esclusione dal World Summit di numerose organizzazioni non governative, si parla di ottomila persone, che si sono viste respingere all’ingresso del Sandton Convention Centre.

Secondo una portavoce del Summit, Susan Markham, sono stati distribuiti 12.625 pass per il pubblico ed altri ottomila per lo staff raggiungendo un totale di 20.000 permessi.

Markhan afferma che durante la sessione plenaria di apertura erano presenti oltre 7000 persone con diversi partecipanti obbligati, a causa dell’affollamento, a rimanere in piedi.

Kumi Naidoo, segretario generale del World Alliance for Citizen Participation, ha visto una situazione diversa: molti posti erano vuoti tant’è che le organizzazioni non governative hanno protestato con il Presidente Mbeki per la mancanza di pass.

La delusione per non aver potuto partecipare alla prima giornata dei lavori è stata espressa da diverse persone convenute da ogni angolo del pianeta per vedersi sbattere in faccia una porta.

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