Volontariato

JOHANNESBURG al via: Le posizioni in campo

Cosa propone l’Italia, e l’Europa. Cosa sostengono le ong. Si fa strada la proposta brasiliana. Tutto quello che avreste voluto sapere sul Summit...

di Redazione

Johannesburg: la scheda Oltre 65 mila delegati, 189 delegazioni, 5 mila giornalisti e 104 capi di stato e di governo attesi, oltre ai rappresentanti delle maggiori associazioni ambientaliste mondiali -Wwf, Greenpeace, Friends of the Earth-, organizzazioni non governative, sindacati, comunita’ scientifica e tecnologica, imprese. Al vertice delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile, il cosiddetto summit ‘Rio + 10′ che si e’ aperto oggi con il discorso del presidente del Sud Africa Thabo Mbeki, e’ partecipazione record. Dieci anni fa a Rio de Janeiro, c’erano ‘solo’ 17 mila rappresentanti, a Kyoto 10 mila. Ecco alcuni dati per una mini-guida del Vertice: IL VERTICE: promosso dalle Nazioni Unite, si svolge a Johannesburg, in Sud Africa, dal 26 agosto al 4 settembre nel Centro delle Conferenze di Sandton, uno dei quartieri di lusso della citta’. I LAVORI: Il summit e’ suddiviso in due parti. I capi di stato e di governo arriveranno solo il 2 settembre; la prima fase e’ dedicata alla fase finale dei negoziati sul Programma di azione e le Dichiarazioni Politiche. OBIETTIVI: verificare successi e insuccessi nell’applicazione dell’Agenda 21 di Rio e degli altri risultati dell’Earth Summit del ’92; individuare le nuove sfide e le opportunita’ per uno sviluppo sostenibile. L?Italia a Johannesburg Al tavolo di Johannesburg, l’Italia propone la ‘detax’, una misura fiscale comune a tutti i Paesi ricchi che si basa sulla libera decisione dei consumatori e dei circuiti commerciali di destinare l’ 1% del valore degli acquisti a progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile. Questo contributo, fa sapere il ministro dell’ Ambiente, Altero Matteoli, sarà esentato dalle imposte dirette ed indirette. Entro il 2002, inoltre, l’ Italia cancellerà 1 miliardo di dollari di debito estero a favore dei Paesi più poveri. Questa decisione fa parte di un più ampio programma per la cancellazione di almeno 4 miliardi di dollari di debiti. La delegazione italiana in costante contatto con il ministro dell’Ambiente e con la Presidenza del Consiglio, ha partecipato e sta partecipando attivamente alla ultima sessione negoziale preparatoria, in corso a Johannesburg. Nonostante le difficoltà, il negoziato ha fatto passi avanti verso un possibile accordo sui problemi più controversi, grazie alla presidenza sudafricana ed alla flessibilità dei diversi gruppi (Paesi in via di sviluppo e Cina, Unione Europea, USA, Giappone). ”Confidiamo – ha dichiarato il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, Altero Matteoli – di raggiungere una conclusione positiva, con decisioni concrete a favore dello sviluppo sostenibile del pianeta. Dopo dieci anni, la Dichiarazione di Rio de Janeiro del 1992 su Ambiente e Sviluppo, e l’Agenda 21, restano il nostro riferimento comune per progettare e costruire il futuro del pianeta nel secolo appena iniziato. Anche se i paesi più sviluppati non hanno raggiunto tutti gli obiettivi individuati nel 1992, dobbiamo riconoscere che le conclusioni del Vertice di Rio de Janeiro influenzano da dieci anni l’agenda politica e programmatica nei nostri paesi, le relazioni internazionali e gli scambi commerciali e, seppure in modo minore rispetto a quanto auspicato, i modelli di produzione e consumo”. E, per accrescere la disponibilita’ di risorse per lo sviluppo, l’Italia propone di introdurre una misura fiscale comune a tutti i paesi ricchi, la cosiddetta ”detax”, che si basa sulla libera decisione dei consumatori e dei circuiti commerciali, di destinare l’1 per cento del valore degli acquisti a progetti di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile. Questo contributo sara’ esentato dalle imposte dirette ed indirette. Con tale misura la societa’ civile sara’ sollecitata ad aderire volontariamente al finanziamento di progetti per lo sviluppo sostenibile, in linea con il principio di sussidiarieta’. E, infine, l’Italia sostiene la progressiva apertura dei mercati dei paesi ricchi ai prodotti dei paesi in via di sviluppo, che tuttavia dovranno rispettare gli standard di sicurezza e qualita’ ambientale richiesti dai mercati. Il Piano di Azione dovra’ indicare le iniziative da adottare per assistere i paesi in via di sviluppo ad acquisire e consolidare la capacita’ locale di produzione di beni esportabili, ovvero corrispondenti agli standard di qualita’ richiesti nei paesi sviluppati. In questo contesto si colloca l’impegno dell’Italia, assunto durante il ”Doha Development Round” del marzo scorso, di destinare 1 milione di Euro per l’assistenza tecnica e la formazione professionale dei paesi in via di sviluppo. La critica di Legambiente ”La detax può anche essere una buona idea, ma non può certo diventare il cardine dell’impegno dei paesi ricchi in favore di quelli poveri. Il vertice di Johannesburg nasce per impegnare i governi a risolvere i gravissimi problemi che mettono in ginocchio l’altra parte del mondo. Non ci basta una misura fiscale a base volontaristica”. Il portavoce di Legambiente a WSSD, Roberto Della Seta, giudica cosi’ la proposta del governo italiano, per il Vertice sudafricano, di un contributo volontaristico, la detax appunto, da destinare alla cooperazione internazionale: positiva ma accessoria rispetto agli impegni sostanziali che ci si aspetta dai governi riuniti a Johannesburg. ”Speriamo dunque che le proposte italiane al vertice abbiano tutt’altra consistenza e un’incisivita’. Solo cosi’ la detax avrebbe un senso”. La critica della Margherita “Cosi’ come illustrata dal ministro Matteoli la ‘detax’ e’ un ennesimo regalo alle imprese ed è una scorciatoia per far riprendere i consumi, non per sollecitare la società civile a finanziare lo sviluppo”. Lo afferma Giuseppe Fioroni, responsabile delle Politiche delle solidarieta’ della Margherita, che invita il ministro dell’Ambiente Matteoli a fare “uno sforzo in piu’. Noi – spiega Fioroni – dobbiamo incentivare i comportamenti etici dei singoli, delle famiglie e delle aziende ma non facendo sconti indiscriminati a tutti. Quello che Matteoli porta a Johannesburg – aggiunge – e’ poco piu’ di un’elemosina, una misura che serve a far aumentare i consumi, non ad aiutare il sottosviluppo”. Secondo l’esponente della Margherita la proposta italiana dovrebbe essere piu’ completa: “Dobbiamo impegnarci perche’ venga aiutata la produzione ‘etica’ – afferma Fioroni – quella che non fa concorrenza verso il basso, garantisce condizioni sanitarie e di sicurezza ai dipendenti e agli utenti, che non sfrutta il lavoro minorile, che non disbosca foreste. Quella e’ l’impresa i cui prodotti noi dobbiamo aiutare, quei prodotti meritano incentivi. Non proponiamo sconti a tutti, perche’ cosi’ – dice – i furbi verrebbero doppiamente premiati, prima producendo senza regole e poi ottenendo anche la detax”. Fioroni conclude sostenendo che sarebbe “piu’ condivisibile e’ invece l’impegno di destinare un milione di euro per l’assistenza e la formazione, visto che il nostro vero potere di Paesi ricchi e’ rappresentato dal monopolio delle conoscenze e della cultura”. La proposta brasiliana Le associazioni ambientaliste, Wwf e Greenpeace in testa, si appellano ai governi europei affinche’ al Summit di Johannesburg abbandonino la loro proposta sulle energie rinnovabili basata, affermano, ”sulle solite ‘strategie’ di politica energetica e sostengano invece l’iniziativa innovativa proposta dal governo brasiliano” che propone l’obiettivo del 10% di nuove fonti rinnovabili entro il 2012. L’Unione Europea ha invece posto l’obiettivo globale del 15% entro il 2010, una proposta definita ”solo apparentemente progressista”, ma che in realta’ nasconderebbe incentivi per costruire nuove dighe per grandi impianti idroelettrici e per utilizzare biomasse (legno e altre colture energetiche) gestite in modo non sostenibile. In particolare Francia, Svezia, Finlandia e Austria stanno sostenendo con forza l’inserimento delle grandi dighe tra le fonti rinnovabili. “L’Unione Europea deve trovare nuove strade per sfruttare l’energia rinnovabile come il solare, l’eolico e le biomasse sostenibili, invece di incoraggiare l’uso di tecnologie insostenibili – ha dichiarato Jennifer Morgan, direttore del Programma Clima del Wwf -. Inserendo le grandi dighe e le biomasse non sostenibili all’interno degli obiettivi sulle fonti rinnovabili, l’Europa sta promuovendo un falso-obiettivo”. I 20 siti da non perdere per seguire Rio+10 Per seguire tutte le news minuto per minuto sul Summit consulta la categoria che abbiamo dedicato all’evento: Summit di Johannesburg oppure segui in diretta i lavori grazie a live webcast: 1. Dichiarazione di Rio sull?Ambiente e lo Sviluppo. Il testo integrale in italiano della Dichiarazione approvata a Rio nel 1992. Lo stesso testo è disponibile anche agli indirizzi:

  • www.ciepiemonte.it/dirittiumani/documenti/rio-ambiente.rtf,
  • www.greencrossitalia.it/ita/rtf/rio_92_dichiarazione.rtf. 2. Earth Summit 2002. Si tratta di un network e, allo stesso tempo, di un forum dedicato al summit del 2002, nato tra gli stessi soggetti che dettero vita a una simile iniziativa nel 1992. Pezzi forti della risorsa: le news, i documenti della maggior parte degli incontri regionali preparatori, una sezione direttamente dedicata all?attività delle Nazioni Unite in termini di sviluppo sostenibile. Decine i contatti utili ed i link a siti di interesse. In inglese. 3. Fao?s Contribution to the World Summit on Sustainable Development. Contributo della Fao al summit di Johannesburg pubblicato in una sezione del sito istituzionale. Di particolare interesse sono i link interni ai programmi della Fao riconducibili alle ragioni del summit e la possibilità di scaricare il testo integrale dell?Agenda 21. In inglese, francese, spagnolo e arabo. 4. Unimondo (italiano). Dossier speciale che il sito dedica al Summit. Associato alla rete internazionale Oneworld cui si puo’ accedere direttamente dal dossier. 5. IISD?s Linkages Portal to the Johannesburg Summit 2002 Linkages ha tre grandi ricchezze: le news, una contenuta ma utilissima directory di link, la pubblicazione di tutti i principali documenti preparatori al summit sudafricano. Una sezione del sito è, inoltre, dedicata alla presentazione dei principali rapporti pubblicati dalle più grandi organizzazioni internazionali per preparare l?evento. Ogni rapporto è acquistabile direttamente on line. In inglese. 6. Johannesburg World Summit Company. Sito istituzionale pensato dalla società fondata dal governo sudafricano per organizzare l?evento il cui grande merito risiede nella pubblicazione di news aggiornate. Per il resto, sono pubblicate informazioni logistiche su decisamente utili per chi voglia partecipare al summit sudafricano ma non conosca il Paese. In inglese. 7. Oceans, Coasts and Islands at the World Summit on Sustainable Development. 8. Rio-10 ? Civil Society for the Johannesburg Summit in Africa, Latin America, Asia. Ricchissimo sito danese nel quale viene aperta una esaustiva finestra sui lavori preparatori svoltisi nei tre più poveri continenti e sulle principali problematiche che affliggono alcuni Paesi. Nella home page news aggiornate quotidianamente e approfondimenti. In inglese. 9. Riomaisdez ? Rio+10. Un?ottima risorsa brasiliana dedicata a Rio+10 con news aggiornate quotidianamente, speciali, interviste, informazioni sul summit, documenti ufficiali e preparatori pubblicati. Unico problema, la lingua: il portoghese. 10. The Jo?burg Memo Memorandum online con ciò che è stato promesso a Rio e non realizzato e quello che le Ong vorrebbero fosse promesso e realizzato a e dopo Johannesburg. Le versioni in inglese, spagnolo e tedesco sono già disponibili, quelle in italiano, russo, turco e ungherese dovrebbero essere pronte nei giorni precedenti l?inizio del summit. 11. Unione Europea ? Sixth Environment Action Programme. Testo integrale del sesto Programma d?Azione per l?Ambiente (2001-2010) approvato dalla Commissione Europea. Si tratta, in pratica, del programma con il quale la Ue si presenterà a Johannesburg per confrontarsi con gli altri soggetti della scena mondiale, ed in particolare con gli Stati Uniti. 12. United Nations ? Johannesburg Summit 2002. La risorsa è stata pensata dalle Nazioni Unite per informare soggetti, organizzazioni e istituzioni interessate al summit sudafricano. Punto di forza del sito sono le news, che naturalmente vanno considerate per quello che sono, cioè istituzionali. Interessante anche il calendario del summit e, soprattutto, quello con gli eventi paralleli. In inglese. All’indirizzo www.un.org/webcast/wssd è inoltre possibile seguire in diretta i lavori e le conferenze. 13. World Summit on Sustainable Development ? Heinrich Boll Foundation. L?organizzazione tedesca pubblica sulla sua home page articoli dedicati allo sviluppo sostenibile ed ai lavori preparatori di Johannesburg. Inoltre, offre agli utenti news aggiornate con discreta puntualità, una piccola directory di link, informazioni sulle campagne lanciate dalle principali organizzazioni non governative internazionali ed altro ancora, tra cui la possibilità di iscriversi a una newsletter. In inglese. 14. Worldwatch Institute Worldwatch è un?organizzazione indipendente il cui fine è studiare una forma di sviluppo ambientalmente e socialmente sostenibile. Un?intera sezione del sito istituzionale è dedicata al summit di Johannesburg, cui l?organizzazione con base a Washington ha dedicato l?intera pubblicazione “State of the World 2002”, acquistabile online. 15. Indymedia South Africa. La voce di Indymedia sul luogo. 16. Continua l’impegno sociale dei Radiohead. La band ha aperto un nuovo sito internet, www.radioearthsummit.org dal quale ha lanciato un appello di sensibilizzazione al problema della salvaguardia dell?ambiente, domandando a chi interessato di sottoporre i propri messaggi, dubbi e preoccupazioni. 17. World Summit – Civil Society Secretariat. Il sito ufficiale. 18. Mediasol. Il portale delll’economia sociale e solidale francese. 19. Terra Viva. Sito non ufficiale sul Summit. Un’iniziativa della IPS-Inter Press Service independent publication. Particolarmente utile il calendario delle giornate in cui sono suddivisi gli gli articoli. 20. From Rio to Jo?burg ? Friends of the Hearth. Guida a ciò che accadde a Rio e a quel che accadrà a Johannesburg realizzata dall?associazione Friends of the Hearth. On line anche documenti su questioni planetarie scottanti come quella dell?oleodotto Chad-Camerun. In inglese.

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