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Jobs Act, i lavoratori con SM hanno diritto al part time

Era una richiesta dell’Agenda della Sclerosi Multipla 2020, ma l’obiettivo è già stato centrato: le persone con una patologia cronico-degenerativa ingravescente hanno diritto al part time per esigenze di salute e poi, nelle fasi meno pesanti della malattia, di tornare al full time. La legge in vigore dal 25 giugno

di Sara De Carli

Era una richiesta dell’Agenda della Sclerosi Multipla 2020, ma l’obiettivo è già stato centrato: le persone con SM hanno diritto al part time per esigenze di salute e poi, nelle fasi meno pesanti della malattia, di tornare al full time. Lo Stato italiano all’interno dei decreti attuativi del Jobs Act ha riconosciuto che esistono gravi patologie cronico-ingravescenti e degenerative dall’andamento estremamente altalenante: le persone con SM così rischiano di abbandonare precocemente il proprio lavoro, mentre il part time come diritto consentirà da ora una maggior conciliazione con il ciclo della malattia.

I decreti sono stati approvati al CdM giovedì 11 giugno 2015 e sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale del 24 giugno. Quello in questione è il decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81, che dà attuazione alla disciplina contrattuale prevista dal Jobs Act. In particolare l’articolo 8 comma 3 rende effettivo il diritto per i lavoratori con gravi patologie cronico-degenerative ingravescenti di cambiare il rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale e di riconvertirlo nuovamente in full time, anche in base alle proprie esigenze di salute, come già avviene per i lavoratori con patologie oncologiche. Il provvedimento è in vigore dal 25 giugno 2015.

È un successo per Aism, che da tempo lavorava a questo obiettivo insieme alla Cisle e attraverso un dialogo diretto con alcuni parlamentari, in particolare gli on. Zardini, Rotta e Boccuzzi. «La ricerca ha fatto enormi passi avanti, consentendoci di lavorare non più solo sui bisogni primari delle persone ma anche sulle loro aspettative, che significa “includere” in modo completo, perché a questo punto gli scenari sono davvero personalizzati, della singola persona in quel preciso momento», aveva detto Roberta Amadeo, presidente di Aism, presentano l’Agenda della SM a maggio. È d’altronde questo l’unico approccio possibile con una malattia così ondivaga e fluttuante come la SM, fatta di crisi, miglioramenti e ricadute.

Nella foto: un’immagine del reportage Under Pressure – Living with MS in Europe. Spagna Copyright: © 2011, Lurdes R. Basoli

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