Mondo
Jesuit Social Network: no al trasferimento dei rifugiati
L'adesione all'appello del Centro Astalli
di Redazione
Ciò che sta accadendo in questi giorni in Italia riguardo alla decisione di “trasferire” tutti i rifugiati politici che si trovano nelle strutture dedicate ai richiedenti asilo di tutta Italia in Sicilia ci interpella e preoccupa in modo particolare come Jesuit Social Network Italia.
Si tratta di una decisione che in queste ore sta diventando esecutiva, all’insaputa di molti, e che non solo colpisce la già precaria struttura di accoglienza e assistenza dei rifugiati in Italia, ma soprattutto singole persone che proprio per la loro storia e condizione (di rifugiati appunto) sono più fragili e vulnerabili (si pensi ai tanti casi di persone vittime di tortura).
Percorsi di accompagnamento, supporto professionale e integrazione, vengono così interrotti sull’onda di un’emergenza senza pensare agli effetti che questo provvedimento avrà sulle persone e sui percorsi avviati. L’emergenza può essere gestita con altri strumenti e soprattutto senza gravare su chi ha già subito violenza e maltrattamenti.
L’appello che il Centro Astalli ha fatto nei giorni scorsi e che sta continuamente rilanciando alle autorità trova il sostegno del Jesuit Social Network che si unisce e lo ripropone, con la richiesta di diffonderlo in modo capillare perché ciascuno possa trovare le forme di solidarietà e di supporto più opportune.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.