Formazione

J.P Gibson, un canestro alla leucemia

di Roberto Brambilla

L’ho visto. E mi è venuto da sorridere. E anche un po’ da piangere. In Nba è tempo di pre-season, di precampionato. Qualche franchigia è in giro per l’Euopa (come i San Antonio Spurs battuti a Berlino dall’Alba), altri hanno deciso di allenarsi e giocare a casa. Come gli Utah Jazz che hanno organizzato la classica partita in famiglia a Salt Lake City. Squadra bianca contro squadra blu. E un protagonista speciale. J.P Gibson, anni cinque, malato dal 2012 di una grave forma di leucemia. Tifoso dei Jazz, aveva un sogno: giocare con quelli che erano i suoi idoli. E l’ha realizzato grazie a Anything can be, un progetto che si occupa di far diventare realtà i desideri dei bambini malati. Per la cronaca ha giocato una ventina di secondi, ha portato palla e ha schiacciato, tra le braccia di Rudy Gobert, centro francese. Standing ovation per il piccolo. E non solo perchè ha fatto canestro.


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