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J’accuse dell’Onu contro i Paesi ricchi

L’ultimo rapporto dell’agenzia Onu per lo sviluppo (Undp) punta il dito contro le “disuguaglianze oscene” provocate dalle politiche commerciali delle nazioni ricche contro il Sud del mondo

di Joshua Massarenti

Le politiche commerciali adottate dai Paesi ricchi comprometteono seriamente la crescita economica e sociale dei Paesi del Sud del mondo. Questo, in estrema sintesi, la conclusione che il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha raggiunto nel suo ultimo rapporto presentato ieri a New York e a Vienna. ?Le barriere commerciali imposte dai Paesi ricchi ai prodotti esportati dai Paesi in via di sviluppo? si legge nel rapporto, ?sono in media tre volte superiori a quelle che colpiscono gli scambi fra i Paesi ricchi?. Con un sistema di tassazione giudicata ?perversa?, si impedisce così ?milioni di persone del Sud del mondo a fuoriuscire dalla povertà, mantenendo ineguaglianze oscene?. A fare da cartina di tornasole dei rapporti commerciali iniqui tra Nord e Sud del mondo è l?agricoltura. Le sovvenzioni concesse dai governi dei Paesi sviluppati ai loro agricoltori ?consente loro di preservarsi un monopolio pressoché totale sul mercato internazionale delle esportazioni agricoli?. Cifre alla mano, ?i Paesi in via di sviluppo registrono ogni anno perdite dell?ordine di 19,7 miliardi di euro per via del protezionismo agricolo e delle sovvenzioni?. La battaglia sullo zucchero è un chiaro esempio dei danni subiti dai più poveri. I produttori europei di zucchero, ?pagati quattro di più rispetto alla media mondiale, hanno provocato una caduta libera dei prezzi dello zucchero sul mercato internazionale, infligendo perdite pari a 494 milioni di dollari al Brasile e 151 milioni di dollari al Sudafrica?. Proprio l?Africa risulta il continente maggiormente colpito dalle regole del commercio internazionale. Basti pensare che nel 2004, ?con una popolazione di 689 milioni di abitanti, l?Africa subsahariana ha un peso nelle esportazioni internazionali inferiore rispetto al Belgio, che conta dieci milioni di abitanti?. ?Dietro la retorica del libero mercato e le virtù di uniformizzare le regole del gioco? sostiene Kevin Watkins, il principale autore del rapporto, ?si nasconde una realtà durissima che spinge gli agricoltori del Sud del mondo a dover rivalizzare non tanto contro i loro omologhi del Nord, ma bensì contro iministri delle finanze dei Paesi industrializzati?. Tra le indicazioni suggerite dallo Undp per cambiare radicalmento i rapporti commerciali, l?Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dovrebbe ridurre di almeno 10% il valore della produzione agricola, con il divieto immediato di sovvenzionare le esportazioni dirette e indirette. Per leggere il rapporto, vai su: www.undp.org


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