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Iva, lotterie e sconti postali: ecco le attese.

Finanziaria:Le questioni aperte

di Redazione

Sono tante le attese che il Terzo settore ripone nella Finanziaria. Ne abbiamo elencate alcune che dovrebbero trovare una soluzione entro la fine dell?anno proprio in uno dei collegati alla manovra. Iva: Continua la lotta contro l?imposta più contestata dal Terzo settore. La battaglia decisiva sarà quella che porterà (si spera) all?esenzione totale da Iva di qualsiasi acquisto delle Onlus. Ma si dovrà ancora attendere. La richiesta in questo senso avanzata dal Forum del Terzo settore , infatti, non è stata accolta. Ma c?è dell?altro. Mentre si accoglie con favore la riduzione dell?Iva dal 20 al 10% sulle imprese edilizie (che sono tra quelle a maggiore densità occupazionale), sarebbe auspicabile che si facesse altrettanto con le imprese che forniscono servizi alla persona che hanno una densità di lavoro ancora più alta. Il governo si è impegnato ad avanzare una richiesta del genere alla Ue, per favorire non solo il non profit, ma tutti coloro che sono in prima linea in un settore delicatissimo e destinato a dare occupazione. Regime delle Ipab: Gli Istituti di pubblica assistenza e beneficienza attendono ancora una loro regolamentazione giuridica definitiva. La soluzione preferita era la privatizzazione, che le condurrebbe sulla strada del non profit trasformandole in fondazioni, associazioni e così via. Invece a quanto pare si sceglierà di mantenerle in uno status per così dire ?ibrido?, misto tra pubblico e privato, che non favorisce la reale creazione di un mercato sociale. In palio c?è la destinazione dei quasi 40 mila miliardi di patrimonio delle Ipab: una sfida decisiva per il non profit. Tariffe postali: La partita si dovrà decidere entro l?anno: la Finanziaria del 1999 già prevedeva per il 2000 la fine di tutte le agevolazioni, da ridefinire in seguito al passaggio (ormai già avvenuto) delle Poste da azienda pubblica a Spa. Ora si tratta di decidere di quali tariffe potranno godere gli enti non profit per l?invio di periodici (oltre 10 mila in Italia) e comunicazioni agli abbonati. Le trattative sono in corso tra rappresentanti del non profit, le Poste Spa e il governo; la soluzione auspicabile sarebbe operare distinzioni tra gli enti che a godono delle agevolazioni (tra essi figurano ad esempio anche gli enti locali e le associazioni di categoria), ?scremando? gli enti effettivamente senza fine di lucro. Uno sbocco che salvaguarderebbe la sopravvivenza della stampa non profit e le esigenze di bilancio delle Poste. Solidarietà e lotterie: la proposta di legge dell?onorevole Mimmo Lucà di destinare 300 miliardi degli utili delle lotterie, oltre al 50% dei premi non riscossi, a progetti di solidarietà potrebbe finire in un collegato alla Finanziaria. Lo auspica l?estensore della proposta, che, a Radio 24, ha affermato di averne già parlato con il ministro Visco, e anche al mondo dell?associazionismo che potrebbe beneficiare di questi fondi altrimenti inutilizzati.


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