Cultura

Italiani sovrappeso senza dieta mediterranea

Coldiretti sottoliena come in dieci anni si sia ridotto il consumo di frutta e verdura

di Redazione

Italiani in crisi con la bilancia. Ma non per colpa della crisi. Perché la corsa ai chili di troppo è iniziata molti anni fa, quando gli italiani ancora non combattevano con il carrello della spesa. Infatti, se nel 1990 gli adulti con eccesso di peso erano quasi 36%, nel 2009 erano ben il 46%. E la corsa sembra inarrestabile. Anno dopo anno sovrappeso e obesità aumentano tra gli italiani che a guardare i dati sembrano non riuscire a fare pace con la bilancia. Almeno non da soli. Ecco perché anche questo anno l’appuntamento del 10 ottobre con “ObesityDay” vuole essere la grande occasione da prendere al volo. Per un giorno gli esperti dei Centri Adi (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica) si mettono a disposizione, gratuitamente, in molti ospedali in tutta Italia per dare consigli a chi combatte la battaglia con il peso. Il primo passo per dire addio ai chili di troppo. (Gli indirizzi dei Centri sul sito).  

Secondo Coldiretti tra le ragioni di questo exploit sta nel preoccupante abbandono dei principi base della dieta mediterranea con il consumo di frutta e verdura per famiglia che si è ridotto di 10 chili negli ultimi dieci anni. In occasione dell’obesity day Coldiretti ricorda che gli acquisti di frutta e verdura delle famiglie italiane sono passati da 450 chili a famiglia all’anno del 2000 ai 350 chili del 2010.
Le malattie collegate direttamente all’obesità sono responsabili – sottolinea la Coldiretti – di ben il 7% dei costi sanitari dell’Unione Europea poiché l’aumento di peso è un importante fattore di rischio per molte malattie come i problemi cardiocircolatori, il diabete, l’ipertensione, l’infarto e certi tipi di cancro, sulla base dei dati della Commissione Europea.

Pane, pasta, frutta, verdura, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito – precisa la Coldiretti – agli italiani di conquistare un record della longevità con una vita media di 79,1 anni per gli uomini e di 84,3 anni per le donne, nettamente superiore alla media a comunitaria. Ma il futuro è preoccupante per effetto soprattutto del progressivo abbandono dei principi della dieta mediterranea a favore del consumo di cibi grassi e ricchi di zucchero come le bibite gassate da parte delle giovani generazioni. Ben il 34% dei piccoli cittadini italiani di 8 e 9 anni è lontano dal peso forma: oltre un milione è sovrappeso (22,1% del totale) e 400mila (11,1%) sono obesi, secondo il monitoraggio effettuato dal progetto “Okkio alla salute”, realizzato dal Centro nazionale di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (Cnesps) dell’Istituto Superiore di Sanità. Dall’indagine è emerso che il 23% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura e che il 48% assume quotidianamente bevande zuccherate e gassate.
Occorre invertire la tendenza promuovendo il consumo di frutta e verdura a casa, nelle scuole e nelle mense anche con l’aiuto dei nuovi distributori automatici snack che si stanno diffondendo e dove è possibile acquistare frutta fresca, disidratata o spremute senza aggiunte di zuccheri o grassi come alimento rompi-digiuno per una merenda sana alternativa al “cibo spazzatura”.

La Coldiretti ha firmato un protocollo di intesa con il ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca che prevede l’impegno a promuovere attraverso esperienze pilota, nel rispetto della propria autonomia e nell’ambito delle rispettive competenze, iniziative comuni per sensibilizzare i giovani ad un corretto comportamento civico rispettoso dell’ambiente e delle tradizioni alimentari italiane. Un impegno che rientra nell’ambito del progetto “Educazione alla Campagna Amica” che nel corso del nuovo anno scolastico – conclude la Coldiretti – coinvolge oltre centomila alunni delle scuole elementari e medie che partecipano alle oltre tremila lezioni nelle fattorie didattiche e agli oltre cinquemila laboratori del gusto che saranno organizzati nelle aziende agricole e in classe.

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