Famiglia
Italiani pronti a boicottare etichette non trasparenti
E' quanto emerge da un instant poll online sui consumi e le filiere alimentari realizzato dal blog di Atlante, il mensile dello sviluppo sostenibile
di Redazione
Il 76% degli italiani e’ disposto a boicottare marchi o prodotti alimentari con etichette poco trasparenti. I piu’ propensi sono coloro che percepiscono redditi bassi e gli abitanti delle regioni centrali. Il 68% degli italiani si fida delle etichette dei prodotti alimentari. Il 56% non e’ disposto a pagare di piu’ per avere maggiori informazioni sui cibi che consuma. Il 73% e’ condizionato, nei suoi acquisti, da quanto riportato in etichetta in merito a provenienza, composizione e modalita’ di preparazione degli alimenti.
E’ quanto emerge da un instant poll online sui consumi e le filiere alimentari realizzato dal blog di Atlante, il mensile dello sviluppo sostenibile (atlante.ilcannocchiale.it). La rilevazione fa parte di un dossier sui consumi e le filiere alimentari pubblicato nel numero di marzo, distribuito in edicola da domani 28 febbraio. Dall’instant poll sono emerse anche alcune caratteristiche peculiari del ”consumatore attento”.
Tra i piu’ disponibili al boicottaggio prevalgono, per area geografica, gli abitanti dell’Italia centrale (il 43% del campione) seguiti dai settentrionali (il 35%) e dagli italiani del sud (il 16%). Il 32% dichiara un reddito annuo inferiore a 15mila euro, il 30% dai 15 ai 28mila e il 20% dai 28 ai 55mila euro. I piu’ favorevoli a spendere piu’ per avere maggiori informazioni in etichetta sono, per provenienza geografica, gli italiani del nord (il 43% del totale) e, per livello d’istruzione, i diplomati (il 42%) seguiti dai laureati (il 29%) e da chi ha fatto studi post-lauream (l’11%).
Tra chi si lascia maggiormente influenzare dalle etichette prevalgono i 32-51enni (il 47% degli acquirenti) e chi ha un reddito compreso tra i 15 e i 28mila euro annui (il 32%).
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