Formazione

Italiana rapita: il punto di stamattina

Istituito un tavolo di coordinamento del ministero degi Esteri. Tace la famiglia

di Gabriella Meroni

Un gruppo di criminali comuni ha rivendicato il rapimento della volontaria italiana Clementina Cantoni ieri sera a Kabul e ha chiesto la scarcerazione di diversi membri della banda in cambio della sua liberazione. Lo ha reso noto la polizia della capitale afghana, spiegando che il gruppo chiede che siano fatti uscire dal carcere i suoi capi Tela Mohammed e Omara Khan, oltre ad altri complici. Un portavoce dei taleban ha smentito il coinvolgimento dalla sua organizzazione nel rapimento dell’italiana. ”I nostri mujaheddin – ha detto Abdul Latif Hakimi al telefono da una localita’ non precisata – non hanno rapito la donna. Noi non facciamo certe cose”. La polizia di Kabul ha riferito di aver ricevuto una rivendicazione da parte di un gruppo criminale che avrebbe proposto uno scambio con alcuni detenuti. La polizia afghana ha informato l’ambasciata italiana della rivendicazione del rapimento di Clementina Cantoni da parte di una gang di criminali comuni, secondo quanto hanno riferito fonti della Farnesina all’agenzia Adnkronos. Gia’ da ieri sera, riferiscono alla Farnesina, si e’ parlato della necessita’ di uno stretto coordinamento in loco fra l’ambasciata, il governo afghano, la polizia, l’Isaf (la forza di stabilizzazione guidata dalla Nato), la missione Onu. Coordinamento che viene ora messo a punto e che appare tanto piu’ importante in caso di un rapimento con una matrice localistica. Chiede di non essere contattata dai giornalisti, almeno per il momento, la famiglia di Clementina Cantoni, la giovane italiana rapita, ieri, in Afghanistan. ”Non ci sono novita’ – fanno sapere il padre Fabio e la madre Germana, attraverso l’amico di famiglia Marco Formigoni -. Nessuna notizia di rilievo ci e’ giunta dalla Farnesina, e comunque chiediamo, almeno per il momento, di non essere contattati”. La madre di Clementina, che ieri sera si era sentita male per lo stress successivo alla notizia del rapimento ed era stata portata in ospedale per accertamenti, e’ stata trattenuta in osservazione per la notte e dovrebbe rientrare presto a casa. Per giungere alla ”pronta soluzione” del rapimento della cooperante italiana Clementina Cantoni – rapita ieri sera a Kabul – e’ stato istituito un ”tavolo di coordinamento” tra l’ambasciata d’Italia a Kabul, l’Isaf (la forza di stabilizzazione della Nato in Afghanistan) ed il ministero per la sicurezza afghano. Lo si e’ appreso alla Farnesina.


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