Politica
Italia-Ucraina: patto solidale fra comuni
I comuni italiani approvano la bozza di un documento in cui si impegnano a sostenere i comuni ucraini: presto sarà attivata una piattaforma digitale per raccogliere i bisogni. E intanto, promossa dal MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, parte anche una raccolta di fondi e beni necessari a sostenere la popolazione ucraina attanagliata da un inverno di guerra che li costringe al freddo e al buio
All’Assemblea nazionale, svoltasi a Bergamo dal 22 al 24 novembre 2022, i comuni italiani passano ai fatti e approvano la bozza di un documento in cui si impegnano a sostenere i comuni ucraini nelle urgenze di questi giorni di guerra e nei bisogni futuri della ricostruzione.
Convocati da Marcello Bedeschi, coordinatore nazionale dei Direttori e Segretari delle Anci regionali, i rappresentanti dei comuni delle varie regioni d’Italia hanno ascoltato il coordinatore e Antonio Ragonesi, responsabile dell’area Politiche europee e relazioni internazionali e Cooperazione decentrata di Anci, che hanno presentato la bozza di accordo “Città solidali. I Comuni italiani per le Città ucraine”.
Solidali con l'Ucraina: la bozza di Accordo
Nel testo della bozza si parla di avviare un dialogo con l’ACU, Associazione Comuni Ucraini, per la firma di un MoU Memorandum of Understanding tra Anci e Acu, quale precondizione necessaria per l’avvio di iniziative di solidarietà come partenariati territoriali, accordi di amicizia, gemellaggi.
L’accordo consentirà di attivare anche una piattaforma online in cui fare convergere le richieste dei comuni ucraini, suddivise per settore e tematiche di interesse.
Verrà dato sostegno ai Comuni ucraini nella cura degli sfollati interni, partendo dalla esperienza condivisa con i comuni italiani nell’ambito del sistema nazionale di accoglienza decentrato e gestito dai comuni italiani.
Verranno supportate le competenze nella progettazione di interventi urbanistici e nella pianificazione urbana; nella realizzazione di micro progetti di ricostruzione anche attraverso la partecipazione diretta dei cittadini con apposite campagne di foundraising.
La dichiarazione di Marcello Bedeschi alla fine della riunione (clicca e ascolta)
I Piccoli Comuni del Welcome
Soddisfazione per la riunione anche da parte dei sindaci della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome presenti a Bergamo. Ricordiamo che alcuni di loro avevano partecipato al viaggio a Leopoli, dal 24 al 26 ottobre scorsi, con il MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta.
In quel viaggio, con venticinque comuni ucraini erano stati firmati i “Patti di Leopoli”, che regolano i reciproci impegni a favore del popolo ucraino aggredito.
Rientrati in Italia, sindaci, Anci e MEAN hanno lavorato speditamente alla bozza di accordo presentata a Bergamo, che adesso dovrà essere approvata dai rispettivi organismi.
I Piccoli Comuni del Welcome, intanto, sono già al lavoro per organizzare raccolta fondi e beni necessari alla popolazione ucraina colpita dal freddo e stremata da mesi di guerra incessante.
Giuseppe Nobile, sindaco di Castel di Lucio, in provincia di Messina, piccolo comune del welcome (clicca e ascolta la dichiarazione):
Il MEAN
I bisogni impellenti della popolazione ucraina sono al centro di tutti gli sforzi del MEAN, che a Bergamo ha incontrato anche il sindaco di Leopoli, Andriy Sadovyy, per un breve saluto.
Angelo Moretti, portavoce del MEAN, ha ribadito che si deve agire subito perché l’inverno sta sorprendendo la popolazione ucraina lasciandola al buio e al freddo.
Servono generatori di corrente, servono vestiti invernali, serve ogni genere di auto e vicinanza e bisogna fare in fretta.
Angelo Moretti, portavoce MEAN (clicca e ascolta la dichiarazione):
Il sindaco di Leopoli
Andriy Sadovyy sul palco di Bergamo si è alzato in piedi per ringraziare, con dignità e commozione, tutti i sindaci e le sindache d’Italia impegnati a sostenere i comuni ucraini sin da subito sia soprattutto quando la guerra sarà finita.
Anche la presidente del Consiglio dei Ministri italiano, Giorgia Meloni, collegata con l’Assemblea, ha assicurato concreto aiuto del governo ai comuni e alla popolazione ucraini.
Sadovyy ha ripetuto che servono generatori di corrente o sarà impossibile riattivare le sale operatorie e le città.
Serve aiuto a ricostruire arti persi con le bombe e vite distrutte da questo nuovo holodomor che si affaccia su questo inverno.
Holodomor – del quale ricorre l’anniversario ogni quarto sabato di novembre – in ucraino significa “infliggere la morte mediante la fame” e fu organizzata intenzionalmente dal regime sovietico in Ucraina negli anni 1932-1933.
L’appello di Andriy Sadovyy, sindaco di Leopoli (clicca e ascolta la dichiarazione):
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