Mondo

Italia: pace e sicurezza per l’Africa

Ambasciatori italiani in Africa riuniti alla Farnesina per discutere di "Pace e sicurezza come condizioni di sviluppo"

di Joshua Massarenti

Nell’ambito dei lavori della V Conferenza degli ambasciatori d’Italia in corso al Ministero degli Esteri, il sottosegretario agli Affari Esteri Alfredo Mantica ha presieduto una riunione degli ambasciatori accreditati nei 48 paesi dell’Africa sub-sahariana sul tema ”Pace e sicurezza come condizioni dello sviluppo: il sostegno dell’Italia ai processi di pace in Africa”. Il tema della riunione riflette il nuovo approccio ai problemi dello sviluppo dell’Africa sub-sahariana, che considera la stabilizzazione, cioe’ l’instaurazione di condizioni generalizzate di pace e sicurezza, come condizione essenziale per garantire lo sviluppo economico-sociale e il pieno inserimento del continente nell’economia mondiale. Il sottosegretario ha esaminato l’azione politica svolta dall’Italia in questo campo durante gli ultimi tre anni, in particolare nel corso del semestre di presidenza dell’Ue, che ha portato alla decisione di istituire un fondo di 250 milioni di euro per finanziare le operazioni di pace africane decise dal Consiglio di Pace e Sicurezza dell’Unione Africana (UA), ma anche all’interno del G8, dove e’ stato approvato, al Vertice di Sea Island, un Piano per l’addestramento di forze di pace, soprattutto in Africa, che avranno una componente di ”gendarmeria internazionale” il cui addestramento spettera’ in particolare al nostro paese. Nel triennio considerato, la politica italiana verso l’Africa si e’ mossa lungo le seguenti tre direttrici principali: prevenzione, gestione e risoluzione dei conflitti in Africa, dialogo politico e promozione del buongoverno, democrazia e stato di diritto, sostegno alla nuova architettura di governo panafricana e al processo d’integrazione.


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