Politica

Italia Nostra chiede l’stituzione di un comitato interministeriale

L'associaizone pensa ad un link tra i Ministeri dei Beni e delle Attività Culturali, dell’Ambiente e delle Politiche Agricole, con potere d’indirizzo

di Redazione

Per una giusta azione di tutela e di gestione del territorio e del patrimonio culturale, Italia Nostra chiede che il prossimo Governo s’impegni in un’azione coordinata istituendo in modo permanente un Comitato Interministeriale tra il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero delle Politiche Agricole, con potere d’indirizzo per le politiche di tutela del territorio, facoltà di decretazione interministeriale e capitoli di spesa destinati a tale funzione.

Italia Nostra rinnova in questo contesto la richiesta di un impegno per un’azione di prevenzione con la messa in sicurezza del territorio nazionale attraverso il finanziamento di opere pubbliche destinate al riassetto del territorio. In tal senso chiediamo che il CIPE deliberi in ragione di una strategia conseguente. Proponiamo la costituzione di un Fondo dedicato al rischio idrogeologico finanziariamente blindato con risorse derivate da un capitolo obbligatorio inserito nella legge di programmazione economica ottenuto anche dalla ristrutturazione delle accise sugli idrocarburi (in particolare la benzina), ove compaiono quote percentuali destinate a finalità non più attuali.

In particolare, si chiede con forza una scelta strategica su alcune proposte specifiche di prioritaria importanza riassumibili in 5 punti equivalenti ad altrettante emergenze:

  1. Il rafforzamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali: dopo il gravissimo indebolimento della struttura e della sua funzionalità (a partire dalla mancanza di ricambio nel personale scientifico e tecnico e dalle modalità di reclutamento della dirigenza con responsabilità di tutela), bisogna lavorare ad azioni che facciano da motore del rilancio economico e occupazionale del Paese. Bisogna dar seguito al Codice dei Beni Culturali attraverso una regolamentazione tecnica che sia in grado di raccordare in modo organico ricerca storica e scientifica, misure tecniche di monitoraggio e salvaguardia, progetti di manutenzione preventiva e programmata, gestione e valorizzazione coerenti.
  2. Una legge per i centri storici: si chiede una normativa specifica che riaffermi la cultura della conservazione alla luce dei grandi cambiamenti intervenuti e in atto nelle città storiche italiane, per garantirne una conservazione rigorosa, in alcuni casi la stessa sopravvivenza, avendo riguardo del rapporto con il contesto urbanistico all’intorno.
  3. Una nuova normativa urbanistica e paseaggistica: sosteniamo l’urgenza di portare a compimento l’iter legislativo del d.d.l. governativo proposto dal Ministro Catania sulle aree agricole e il contenimento del consumo di suolo. I paesaggi italiani non possono essere attaccati da interventi disorganici e poco controllabili come quelli suggeriti dalla “urbanistica contrattata”. La pianificazione urbanistica è presupposto ineludibile di una politica di salvaguardia e sviluppo compatibile dei territori e delle comunità residenti.
  4. I siti inquinati di interesse nazionale: si tratta di un’emergenza ambientale e sanitaria gravissima che sinora non ha avuto dalle Istituzioni pubbliche né dai privati, ovvero dal mondo dell’impresa, risposte efficaci e adeguate. Bisogna mettere in campo misure per avviare un processo virtuoso di risanamento con ricadute importanti di carattere economico e occupazionale.
  5. Un rimodellamento del trasporto ferroviario: in quasi tutte le regioni è in atto una dismissione sistematica di numerose tratte ferroviarie con ricadute gravi sull’utenza oltre che sull’ambiente per l’incidenza del traffico su gomma rispetto a quello su ferro. Occorre una ri-pianificazione che assuma carattere di efficienza su tutto il territorio nazionale. Chiediamo di investire, dunque, nel trasporto su ferro, ecologico e utile all’economia. Il rilancio delle ferrovie nelle tratte non ad alta velocità è strategico per il Paese. Importante sarà, pure, il tema delle antiche tratte ferroviarie storiche, utili per i trasporti e, al contempo, grandi attrattori turistici in sé e per i paesaggi suggestivi che attraversano.

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