Politica

Italia.it, ma è uno scherzo?

di Franco Bomprezzi

Annunciato e strombazzato come il portale ufficiale del turismo italiano, in grado, quasi da solo, di far convergere sul Bel Paese milioni e milioni di turisti da tutto il mondo, colpiti dalla “magia” dei luoghi e dei tour virtuali: ho visitato Italia.it e vi consiglio di farlo al più presto. E’ un’esperienza dalla quale si esce molto colpiti, specie se si ha qualche dimestichezza con la complessità del tema. La creatura del neonato ministro del turismo, Michela Brambilla, si presenta, dal punto dei vista dei contenuti, di una povertà disarmante. Nella testata si alternano foto languide al tramonto, cartoline dall’Italia, che ricordano tantissimo il mitico “Intervallo” della Rai di tanti anni fa, manca solo la musica d’arpa. Appena sotto la testata, inutile dirlo, una foto sorridente di Silvio Berlusconi, a corredo dell’unico testo presente in home page, ossia questa sua lirica dichiarazione, che vi regalo nella sua interezza: “L’Italia è il Paese del cielo, del sole, del mare. Un Paese magico, capace di incantare e di conquistare il cuore non solo di chi ci vive, ma anche di chi lo visita, di chi lo scopre per la prima volta. Un Paese che regala emozioni profonde attraverso i suoi paesaggi, le sue città, i suoi tesori d’arte, i suoi sapori, la sua musica. Un viaggio in Italia, per noi italiani e per chiunque arrivi da ogni parte del mondo, è un viaggio nell’arte e nel bello. L’Italia è magica. Scopritela. Nascerà un grande amore. Silvio Berlusconi, presidente del Consiglio dei ministri”. Avete tutti la possibilità di commentare, io mi astengo.

I “contenuti” al momento sono solo dei link che rimandano ad altri siti, oppure un motore di ricerca, o ancora un elenco di alberghi e informazioni “di servizio” (sic!) nella sezione “Organizza il tuo viaggio”, aperta da questo altro ameno testo introduttivo, a metà fra Lapalisse e la retorica di regime: “L’Italia è ottimamente collegata per via aerea al resto del mondo, ma è possibile anche arrivarci in treno, attraverso la fitta rete di autostrade, oppure via mare. Anche spostarsi all’interno del territorio italiano è facile: esistono collegamenti aerei fra tutte le principali città con frequenti voli giornalieri. La rete ferroviaria, poi, si estende per più di 15.000 chilometri e copre in modo omogeneo tutto il territorio nazionale così come la fitta rete di autostrade, superstrade e strade statali che permette di raggiungere velocemente tutti gli angoli della Penisola. I traghetti di linea collegano con frequenza e rapidità tutte le isole alla terraferma e alle principali città costiere”.

Affronto adesso un aspetto che mi sta particolarmente a cuore, l’accessibilità del sito per le persone con disabilità. Un obbligo assoluto per i siti della pubblica amministrazione, in base alla legge Stanca (all’epoca ministro del Governo Berlusconi, ora supermanager di Expo 2015). A mio parere il sito è del tutto inaccessibile e non è stato pensato proprio nulla in questo senso. Ma è davvero esilarante, anche per le difficoltà grammaticali che contiene, la nota sull’accessibilità che senza pudore è stata comunque inserita a piede della home page:

“La home page e le altre pagine del sito promozionale turistico sono state realizzate cercando di rispettare tutti i 22 requisiti tecnici contenuti nel Decreto del Ministro per l’Innovazione e le Tecnologie dell’8 luglio 2005, approvato conformemente a quanto previsto nella Legge n. 4 del 9 gennaio 2004 recante “Disposizioni per favorire l’accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici” (Legge Stanca) e nel Regolamento di attuazione Decreto del Presidente della Repubblica n. 75 del 1° marzo 2005. Bisogna segnalare la presenza di specifiche applicazioni ed elementi caratteristici del sito – in particolare i Tour virtuali e il Sistema di cartografia , laddove presenti – non accessibili ai soggetti diversamente abili, poichè per le loro caratteristiche intrinseche non consentono il rispetto di alcuni requisiti indicati nel decreto suddetto (in particolare requisiti 15, 16, 17)”.

Per favore, chiudete il portale e rifatelo, prima di coprirci di ridicolo mondiale.

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