Cooperazione umanitaria
Italia-Gaza, aiuti da profit e non profit con la regia di Misericordie
Partito il 15 gennaio da Monfalcone, un carico di oltre 50 tonnellate di aiuti è giunto ieri a Cipro, dove proseguirà verso la città palestinese assediata, attraverso un corridoio umanitario. Una collaborazione di aziende e realtà non profit coordinata dalla Confederazione nazionale insieme all'Ordine di Malta e col supporto del ministero della Difesa. Si tratta del bis di un'operazione analoga, svoltasi in novembre
Misericordie, Fondazione Rava, Unicoop Firenze, Ordine di Malta e molti altri col supporto del ministero della Difesa italiano: una gara di solidarietà quella che sta portando 50 tonnellate di aiuti umanitari a Gaza: partiti da Monfalcone il 15 gennaio, il carico è giunto ieri mattina a Limassol, porto cipriota.
Ad accoglierlo era presente una delegazione dell’Area emergenze delle Misericordie d’Italia, che ha curato la regia di tutta la delicata operazione, insieme a diplomatici dell’Ambasciata dell’Ordine di Malta a Cipro – l’altro partner operativo e che ha supportato l’operazione in loco – e al personale dell’Ufficio Onu per i progetti e servizi – Unops.
Dall’Italia a Gaza, attraverso il Corridoio umanitario
Gli aiuti sfruttano infatti il Corridoio Marittimo di Cipro Cmc, realizzato in collaborazione con il Governo cipriota e quello israeliano, altri partner internazionali (Unione europea, Stati uniti e Emirati Arabi) e la stesa Unops. Corridoio che, spiega una nota delle Misericordie d’Italia, «garantisce un trasferimento sicuro e monitorato lungo la rotta Cipro-Ashdod-Gaza. Le verifiche previste dal meccanismo UN-2720 precederanno il trasferimento vero e proprio, che dovrebbe completarsi verso la metà di febbraio, consentendo infine l’arrivo degli aiuti al porto di Ashdod. A quel punto, l’organizzazione non governativa American Near East Refugee Aid – Anera prenderà in carico la distribuzione dei beni, documentando puntualmente l’avvenuta consegna nella striscia di Gaza».
Il materiale, composto da 101 pallet, «frutto della generosità di numerose realtà, proviene in larga parte da Unicoop Firenze, che ha effettuato una capillare raccolta in diversi punti vendita della Toscana, dalla Fondazione Francesca Rava – NPH Italia ETS (In Farmacia per i Bambini), da Molino Batignani, Molino Parri, Panificio La Nave di Mario Vanni, Maka distribuzioni e da altre aziende che hanno preferito rimanere anonime. Gli aiuti comprendono alimenti a lunga conservazione, acqua, farine, prodotti per l’infanzia e altro materiale di supporto rivolto a chi vive nelle aree colpite dal conflitto».
Si tratta del secondo carico di aiuti organizzato da Misericordie, Ordine di Malta e Difesa. La precedente missione di soccorso si è infatti svolta in novembre, sempre attraverso Cipro: il cargo con 17 tonnellate a bordo aveva fatto scalo a Larnaca e gli aiuti erano stati poi trasferiti via mare, col medesimo corridoio umanitario, come raccontammo qui.
Domenico Giani: «Portare la fraternità
nei luoghi di conflitto»
«Siamo felici di poter annunciare l’arrivo a Cipro dei container carichi di speranza per la popolazione di Gaza», dichiara Domenico Giani, presidente della Confederazione nazionale delle Misericordie d’Italia, «è un traguardo importante, frutto di una generosa mobilitazione collettiva e di un’efficace sinergia tra il ministero della Difesa, il Comando operativo di Vertice Interforze, il Governo cipriota, l’Ambasciata del Sovrano Militare Ordine di Malta a Cipro e l’Unops nell’ambito del meccanismo internazionale di verifica. Il contributo di ciascuno è determinante per il buon esito di questa operazione. Ci auguriamo che, una volta ultimate le verifiche previste, gli aiuti possano raggiungere le persone che ne hanno più bisogno nel più breve tempo possibile. Ogni giorno di attesa in più», ha concluso Giani, «significa un giorno in cui la sofferenza non trova risposte adeguate. Continueremo a lavorare senza sosta affinché i valori di fraternità e vicinanza diventino sempre più una realtà tangibile, anche in luoghi provati dal conflitto come Gaza».
Le foto sono dell’Ufficio stampa della Confederazione nazionale Misericordie d’Italia.
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