Famiglia

Italia – Eritrea espulsioni reciproche di ambasciatori

Dopo l'espulsione dell'ambasciatore italiano, l'Italia espelle la feluca eritrea. A rischio anche i rapporti tra Eritrea e Ue, rappresentata dal diplomatico italiano

di Redazione

Lo scontro diplomatico fra Italia ed Eritrea si sta inasprendo. Nel pomeriggio di martedì, infatti, la Farnesina ha notificato all?ambasciatore eritreo a Roma il provvedimento di espulsione, in risposta a un?analoga misura che nella mattinata aveva costretto il massimo rappresentante italiano ad Asmara, Antonio Bandini, ad abbandonare il territorio del Paese africano. Al diplomatico eritreo sono state concesse 72 ore per organizzare la propria partenza. In dichiarazioni rilasciate a organi internazionali di stampa – riferisce l’agenzia Misna – , un portavoce del ministero degli esteri eritreo aveva affermato questa mattina che l?allontanamento di Bandini non doveva essere interpretato come un gesto ostile nei confronti dell?Italia o dell?Unione Europea, rappresentata ad Asmara proprio dalla delegazione italiana, bensì come un atto di sfiducia rivolto esclusivamente nei confronti dell?ambasciatore. Questa versione, in realtà, non è apparsa troppo convincente, in considerazione del fatto che l?espulsione di Bandini è stata decisa subito dopo che il diplomatico aveva consegnato al governo eritreo una lettera di protesta dell?Ue per l?ondata di arresti che hanno coinvolto politici dissidenti e giornalisti e per la chiusura a tempo indeterminato dei media indipendenti. L?ambasciatore italiano, come altri esponenti del corpo diplomatico accreditato ad Asmara, aveva intrattenuto rapporti con uomini politici che avevano preso le distanze dal leader Isaias Afeworki e ciò è stato considerato come una indebita ingerenza negli affari interni del Paese, incompatibile con lo status diplomatico. Fonti eritree hanno spiegato che l?insofferenza del governo di Asmara era stata espressa in modo discreto alle autorità italiane, accompagnata da una richiesta di richiamo in patria di Bandini. In assenza di un intervento della Farnesina, tuttavia, i collaboratori di Afeworki hanno convocato l?ambasciatore e lo hanno invitato a lasciare il Paese. Lo scontro frontale scatenato dal regime con Roma e Bruxelles rischia di avere gravi ripercussioni. L?Italia, infatti, è il più generoso fra i Paesi finanziatori del delicato processo di ritorno alla normalità dopo la guerra con l?Etiopia, che ha messo in ginocchio la già fragile economia nazionale. Nel comunicato diffuso dal ministero degli esteri italiano, in cui si annuncia l?espulsione dell?ambasciatore eritreo, viene riportato anche il testo di una nota emessa dalla presidenza di turno dell?Ue, attualmente nelle mani del Belgio. In essa si deplora il passo compiuto dal governo di Asmara e si sottolinea come i recenti comportamenti di quell?esecutivo siano in aperta contraddizione con gli impegni presi in favore della democrazia, dello Stato di diritto e dei diritti umani. Viene infine osservato che l?espulsione di Bandini (in quanto rappresentante della presidenza dell’Unione) compromette seriamente le relazioni fra i Quindici e l’Eritrea, provocandone una inevitabile revisione.


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