Volontariato

Italia-Africa: card. Martino, Veltroni ha il mal d’Africa

L'ironica osservazione del prelato questa mattina alla presentazione del progetto Dream

di Gabriella Meroni

”Non sono un medico, ma posso diagnosticare che il sindaco Veltroni ha il mal d’Africa”. E’ stato questo il commento del cardinal Martino, presidente del pontificio Consiglio per la Giustizia e la pace, dopo aver ascoltato il discorso del sindaco di Roma, Walter Veltroni che ha aperto questa mattina ‘Dream’, il terzo convegno internazionale ‘Un sogno per l’Africa: bambini senza Aids’. Il sindaco, dopo aver fornito i numeri che riguardano l’Aids, un flagello che ha fatto gia’ 25 milioni di vittime e che e’ la realta’ per 39 milioni e mezzo di persone in tutto il mondo, ha ricordato che ”il 64% dei sieropositivi vive in Africa. L’Africa non avra’ futuro se la comunita’ internazionale non scegliera’ strade all’altezza della drammaticita’ della situazione, se i paesi ricchi non si convinceranno definitivamente dell’urgenza di una svolta, se i farmaci antiretrovirali continueranno a costare moltissimo perche’ coperti da brevetti ai quali le grandi case farmaceutiche non vogliono rinunciare”. Veltroni ha ricordato, inoltre, che in proporzione ai mezzi a disposizione, a fare di piu’ per fronteggiare queste emergenze sono le Ong, il mondo del volontariato cattolico e laico. Un esempio viene da Sant’Egidio che con il programma ‘Dream’ assiste e cura migliaia di malati. ”E’ importante – ha aggiunto Veltroni – sensibilizzare i giovani e credo che tutti siamo chiamati a fare la nostra parte. La comunita’ internazionale, le organizzazioni delle Nazioni Unite, i governi, a cominciare da quelli del mondo industrializzato. In questo senso – ha ricordato ancora il sindaco – anche pozzi d’acqua e scuole, come quelli che abbiamo costruito a Maputo e come la scuola che costruiremo a Gatare in Ruanda possono essere un piccolo passo in avanti”. ”E’ la politica che deve cambiare l’ordine delle priorita’. Non ci sono piu’ scuse – ha chiosato Veltroni – non sono piu’ ammessi ritardi. Solo cosi’, con una nuova governance su scala globale, con piu’ partecipazione e trasparenza, con maggiori finanziamenti, con decisioni e atti concreti, potremo lottare contro la fame e la poverta’, e realizzare il sogno che ci accomuna: il sogno, per l’Africa, di bambini finalmente liberi dall’Aids”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA