Formazione

Italia, abbandono scolastico al top

Un convegno realizzato quest'oggi a Milano espone cifre e interpretazioni di un fenomeno preoccupante

di Daniele Biella

Milano – In Italia il 22% dei ragazzi tra i 18 e 24 anni non va oltre la scuola media inferiore, a fronte di una media europea del 10%. E per l’istruzione, nel nostro paese si spende poco: il 4,7% del Pil, mezzo punto in meno dell’Europa.
E’ partendo da questi dati che si è svolto oggi al Palazzo delle stelline a Milano il convegno “Non uno di meno: arginare la dispersione scolastica”, promosso dalla fondazione Unidea di Unicredito.
Per tutto il pomeriggio si è discusso sul fenomeno dell’abbandono scolastico portando alla luce anche tentativi positivi di reinserimento scolastico, quale la scuola popolare che, gestita dalla cooperativa sociale San Martino, da 5 anni è realtà a Gratosoglio, nella periferia sud milanese.
“La scuola popolare nasce da due luoghi e due incontri – dice Padre Eugenio Brambilla – sacerdote del luogo e ideatore della proposta formativa – l’oratorio, dove ho conosciuto i volti, le storie dei ragazzi che hanno abbandonato gli studi, e la scuola stessa, attraverso una preside lungimirante: la nostra realtà nasce nella scuola e con la scuola”.
L’incontro era moderato da Rita Querzè, giornalista del Corriere della Sera, e ha visto l’intervento introduttivo del segretario regionale di Unidea Francesca Gori di tre docenti universitari: Raffaele Mantegazza della Bicocca, che ha parlato di “socializzazione vera” intesa come condivisione dei problemi come via per la loro risoluzione, Milena Santerini della Cattolica che chiede in riequilibrio delle disuguaglianze inserito nella formazione scolastica, Annalisa Pinter dell’università di Ferrara. Poi ha preso la parola il francese Daniel Frandji, che ha esposto un report del Centro studi Alan Savery di Lione riguardante il fenomeno della dispersione scolastica nella città di Marsiglia.
La parte relativa a dati e cifre in Lombardia in relazione con tutta la nazione è stata affidata a renato revetta dell’Ufficio scolastico regionale.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.