Cultura

Rione Sanità, le Catacombe di San Gennaro diventano senza barriere

Il progetto Art-Up ha consentito la realizzazione della riproduzione tattile dell’affresco della più antica immagine di San Gennaro (V - VI sec. d.C.) che arricchisce il percorso di visita e le azioni di fruizione dedicate alle persone con disabilità

di Redazione

Alle Catacombe di San Gennaro è stato presentato, oggi 20 giugno 2023, il progetto Art-Up che ha consentito la realizzazione della riproduzione tattile dell’affresco della più antica immagine di San Gennaro (V – VI sec. d.C.). La riproduzione tattile dell’affresco di San Gennaro arricchisce il percorso di visita e le azioni di fruizione dedicate alle persone con disabilità che, la cooperativa La Paranza, attraverso la gestione delle Catacombe di San Gennaro, promuove in sinergia con la Rete Campania tra le Mani, coordinata dal Servizio di Ateneo per le Attività di studenti con Disabilità e DSA dell’Università Suor Orsola Benincasa.

«L’attività», si legge nella nota stampa, «è realizzata nell’ambito delle sperimentazioni del progetto Art-Up vincitore del bando della Regione Campania per “il sostegno alle MPMI campane nella realizzazione di progetti di trasferimento tecnologico e industrializzazione”, promosso dalle società Texi S.r.l. e Matter Economy S.r.l. e sviluppato in sinergia con il Centro Regionale Information Communication Technology (CeRICT) e con consulenti del territorio specializzati nella fruizione del patrimonio culturale. Art-Up sperimenta le possibilità di coniugare le potenzialità delle tecnologie digitali nell’ambito dei Beni Culturali sia attraverso la stampa ad alta definizione, o tridimensionale delle opere, sia attraverso la creazione di contenuti digitali e immersivi di realtà virtuale e realtà aumentata».

L’Affresco di San Gennaro è stato un caso-studio per i ricercatori e i consulenti di Art-Up che, insieme ai giovani della cooperativa La Paranza e ai coordinatori di Campania tra le Mani, hanno sviluppato una strategia di approccio all’opera d’arte adatta ai diversi bisogni di fruizione dei visitatori con e senza disabilità. Il lungo e meticoloso lavoro, durato circa 6 mesi, ha avuto inizio con la scansione 3D dell’affresco realizzata attraverso sofisticati strumenti che, senza necessità di contatto con l’opera, ne consentono l’acquisizione e la fedele ricostruzione digitale delle geometrie delle superfici, fin nei minimi dettagli. Successivamente si è proceduto all’analisi e alla rielaborazione delle immagini per la stampa del pannello tattile dedicato ai visitatori ciechi o ipovedenti. È stata realizzata una struttura espositiva collocata nelle adiacenze dell’affresco su cui sono ancorati sia il pannello tattile su supporto in Dibond – alluminio composito – sia la stampa fedele dell’affresco, su supporto in plexiglass, realizzati attraverso una stampante diretta UV. L’uso di inchiostri ecologici certificati ha consentito la riproduzione di effetti tattili in rilievo che conferiscono un aspetto materico all'opera d'arte.

«L’allestimento», continua la nota, «risponde ai principi della Progettazione Universale perché consente, anche grazie a un sistema di illuminazione indiretta, di apprezzare l’affresco in tutti i suoi particolari. Una video narrazione in Lingua Italiana dei Segni, corredata di sottotitoli, completa la sperimentazione proponendo una breve presentazione dell’opera attraverso un linguaggio accessibile a tutti i visitatori. I risultati del progetto Art-Up dimostrano che le potenzialità delle nuove tecnologie di scansione e digitalizzazione 3D possono contribuire in modo determinante non solo alla valorizzazione del patrimonio culturale ma anche alla sua accessibilità affinché l’arte sia volano di inclusione sociale e culturale».

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.