Mondo
Ucraina, i libri che aiutano a comprendere l’incomprensibile
La rubrica di oggi è dedicata ai libri che raccontano la guerra in Ucraina. Nello Scavo (giornalista di Avvenire), Andrea Nicastro (inviato del Corriere), Domenico Quirico, fotoreporter, la giornalista di guerra Francesca Mannocchi e Bernard – Henri Levy, ci aiutano a far luce sugli avvenimenti di questi ultimi dodici mesi, e ci guidano nel tentativo di comprenderne i meccanismi, le cause e gli effetti devastanti. In coda, il delicatissimo e molto doloroso “Tu non sai cos’è la guerra”, di Yeva Skalietska, il diario di una ragazzina ucraina
La rubrica di oggi è dedicata ai libri che raccontano la guerra in Ucraina. Uno è del giornalista di Avvenire, Nello Scavo, che ha raggiunto Kiev già a metà del febbraio 2022 quando la guerra era ancora una “voce”; l’altro è di un altro giornalista, inviato del Corriere, Andrea Nicastro, che conosce molto bene Mariupol. Francesca Mannocchi, invece ci aiuta con “Lo sguardo oltre il confine”, raccontando i conflitti di oggi ai ragazzi, dall’Ucraina all’Afghanistan.
Il testo del reporter Domenico Quirico ci guida nel tentativo di comprenderne i meccanismi, le cause e gli effetti devastanti, raccontandoci la paura che accomuna soldati e civili, l’insensatezza dei conflitti ma soprattutto la pietà che ci rende esseri umani. Bernard – Henri Levy, invece, condivide un’analisi lucida e dettagliata delle cause che infiammano l’Europa dell’Est da prima dello scoppio “ufficiale” delle ostilità.
Infine, delicatissimo e molto doloroso “Tu non sai cos’è la guerra”, di Yeva Skalietska, il diario di una ragazzina ucraina iniziato per resistere e compilato al rifugio, di notte, registrando incessantemente quanto stava accadendo ma anche le emozioni e i pensieri: gli scoppi, i morti, la distruzione attorno a sé, e poi la fuga dal suo Paese devastato e l’epopea che ha condotto lei e la coraggiosa nonna Irina fino in Irlanda, la terra che le ha generosamente accolte.
Kiev
di Nello Scavo
Garzanti
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Kiev è l’accurato diario dell’inizio conflitto sorto nel cuore dell’Europa, scritto sul campo da Nello Scavo, uno dei più premiati giornalisti di guerra, inviato al fronte per “Avvenire”. Scavo raggiunge la capitale ucraina a metà febbraio 2022, quando la minaccia di un attacco russo si fa sempre più insistente, ma ancora in pochi credono possibile un’invasione militare da parte di Vladimir Putin. Da quel momento racconta gli eventi che si sono svolti tra il 21 febbraio e il 10 marzo 2022, quando la guerra era ancora una “voce”, ma nessuno credeva veramente in una invasione armata da parte di Vladimir Putin. L’atto che rende la guerra una realtà è il bombardamento di Kiev del 24 febbraio: da quel momento Scavo registra, senza censure, il tracollo di una situazione che si fa sempre più pericolosa giorno dopo giorno.
L’assedio
di Andrea Nicastro
Solferino Libri
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In un inverno del XXI secolo, quattrocentocinquantamila abitanti di una moderna città europea scoprono che la guerra esiste anche fuori dalle serie di Netflix e assomiglia ancora a quelle del Medioevo. Una violenza inattesa e spietata taglia viveri, acqua, luce, riscaldamento, Internet, telefonini e, ovviamente, uccide. C’è chi scappa, chi resta, chi combatte e chi muore, ma tutti vengono cambiati, nel profondo e per sempre. È il romanzo vero di Mariupol, la città simbolo della resistenza ucraina, raccontato da chi l’ha vissuto. Andrea Nicastro, inviato del Corriere rimase per giorni nella trappola di Mariupol, per questo riesce a mettere in scena personaggi emblematici di entrambe le parti in guerra, le loro vicende si incrociano tra le rovine della città assediata dai russi in un crescendo di distruzione che è psicologica, morale e fisica assieme.
Dunque, la guerra
di Bernard – Henri Levy
La nave di Teseo
In libreria dal 21 febbraio
Prima edizione in esclusiva mondiale.
A un anno dall’invasione dell’Ucraina, un’analisi lucida e dettagliata delle vere cause che infiammano l’Europa dell’Est da prima dello scoppio “ufficiale” delle ostilità. Attraverso un ampio resoconto, fatto di incontri e interviste con i massimi vertici delle gerarchie politiche ma anche con gli ultimi, con coloro che la guerra la patiscono ogni giorno, l’autore riporta la propria esperienza diretta sul campo, dal fronte ucraino alle strade di Kiev, Odessa o Zaporizhzhia. «Sono tornato di nuovo dall’Ucraina. Ho intervistato uomini che avevano vissuto nascosti, per mesi, sotto le valanghe di acciaio; tutti, proprio tutti, dicevano che in nessun momento avevano pensato di fuggire; che mai, mai, hanno perso la fede nella vittoria».
Il libro ha inoltre posto le basi per un nuovo documentario che Levy porterà in giro per il mondo a partire da fine febbraio.
Le nostre scelte per bambini e ragazzi
Lo sguardo oltre il confine.
Dall’Ucraina all’Afghanistan, i conflitti di oggi raccontati ai ragazzi
Di Francesca Mannocchi
De Agostini
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"Ero confusa e sapevo che nelle zone di conflitto è meglio essere confusi che pieni di certezze, perché è proprio dai dubbi che si comprendono meglio le cose". Non c'è mai una narrazione distante ma sempre un punto di vista soggettivo, che restituisce la dimensione emotiva accanto a quella razionale. Francesca Mannocchi racconta al pubblico dei ragazzi i conflitti purtroppo ancora oggi sparsi in tante parti nel mondo. La paura, il dubbio, lo stupore, lo sconcerto: tante le emozioni che compaiono nel libro, descritte con sincerità dall'autrice. Sono pagine dense, in cui si viaggia molto: c'è l'Ucraina ovviamente, ci sono la Siria, il Libano e l'Afghanistan, e in ogni capitolo il racconto ha il pregio dell'immediatezza, sia perché è fatto "sul campo", da una giornalista che da anni porta nelle nostre case la cronaca di ciò che accade nelle zone più "calde" del pianeta, sia per il linguaggio scelto, sempre semplice, diretto, utile per spiegare e portare chi legge "dentro" ogni singolo contesto.
Quando il cielo non fa più paura
di Domenico Quirico
Mondadori
In libreria dal 21 febbraio
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Non è proprio un libro dedicato all'Ucraina, ma in queste 120 pagine il reporter Domenico Quirico racconta ai ragazzi le storie della guerra per raccontare la pace.
Dall’epica città di Troia alla tristemente nota Kabul, dai guerrieri dei poemi cavallereschi ai soldati nelle trincee della Prima guerra mondiale, fino ai civili in fuga da Siria, Ruanda, Ucraina, l’orrore della guerra è rimasto immutato nel corso della Storia. Domenico Quirico lo sa bene: giornalista e reporter di guerra, ha raccontato i più importanti conflitti dei nostri tempi, vivendoli in prima persona. Una voce d’eccezione, la sua, che ci guida nel tentativo di comprenderne i meccanismi, le cause e gli effetti devastanti, raccontandoci la paura che accomuna soldati e civili, l’insensatezza dei conflitti (al plurale) ma soprattutto la pietà che ci rende esseri umani.
Tu non sai cos’è la guerra
Diario di una ragazza ucraina
di Yeva Skalietska
De Agostini
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L’orrore della guerra che sta sconvolgendo il mondo visto attraverso gli occhi innocenti di una ragazzina ucraina. Yeva è una ragazzina ucraina di dodici anni. Vive con nonna Irina in una grande casa dal soggiorno luminoso e l’arredamento italiano, affacciata sulla città di Kharkiv da un lato, con il suo delfinario dove nuotano i beluga, le piazze e i parchi, e i campi vuoti che proseguono fino al confine russo dall’altro. La mattina del suo compleanno, il 14 febbraio, una sorpresa la aspetta sopra al letto: cinque palloncini colorati! Le voci che parlano della Russia sono ancora solo un sottofondo. In queste pagine Yeva ha riversato il drammatico racconto della sua vita precipitata all’improvviso sotto le bombe, momento dopo momento, durante la guerra con la Russia, e il suo successivo viaggio verso la salvezza. Un diario iniziato per resistere e compilato al rifugio, di notte, registrando incessantemente quanto stava accadendo ma anche le emozioni e i pensieri: gli scoppi, i morti, la distruzione attorno a sé, e poi la fuga dal suo Paese devastato e l’epopea che ha condotto lei e la coraggiosa nonna Irina fino in Irlanda, la terra che le ha generosamente accolte. . «Un forte suono metallico è echeggiato nelle strade. Ho pensato che fosse una macchina che veniva schiacciata e ridotta a un cubo di metallo, ma si trattava di un’esplosione. La guerra era cominciata. Il mio cuore batteva forte: con tutta quella paura e il frastuono, non riuscivo nemmeno a pensare».
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