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Disabilità, gli emendamenti proposti alla legge di bilancio

Siamo in un momento di grandi opportunità per cambiare il welfare del Paese. Tante le sfide aperte in questi mesi, con la consapevolezza che non possiamo sbagliare, perché un’altra occasione di questa portata non ci sarà più, nel prossimo futuro. Dal Congresso della Fish le richieste di emendamenti alla Legge di Bilancio, che avranno un impatto sostanziale sulla vita dei cittadini con disabilità e delle loro famiglie

di Sara De Carli

Essere al centro di un momento storico di grandissime opportunità, in cui davvero si può da un lato riscrivere in meglio il welfare del nostro Paese e dall’altro trasformare l’approccio della società intera verso le persone con disabilità. È questo lo “spirito del tempo” che ha animato i due giorni del congresso Fish, dal titolo “Come trasformare le attuali sfide in opportunità di crescita”. Dal Pnrr alla Legge delega sulla disabilità, fino alla Legge delega sulla non autosufficienza sono tante le sfide aperte in questi mesi: non possiamo sbagliare, perché un’altra occasione di questa portata non ci sarà più, nel prossimo futuro.

Il congresso si è svolto sabato 3 dicembre, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità. Molti i membri del Governo e del Parlamento presenti, a conferma di come la Fish sia riconoscoiuta come un autorevole interlocutore indipendente sui temi della disabilità. In particolare nella mattinata sono intervenuti Alessandra Locatelli, Ministra per le Disabilità; Giuseppe Valditara, Ministro per l’Istruzione e il Merito; Maria Teresa Bellucci, vice-ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali e Giuseppe Conte, deputato e presidente MoVimento 5 Stelle.

La Fish ha consegnato agli esponenti politici un dossier di proposte di emendamenti alla Legge di Bilancio, attualmente all’esame della Camera dei Deputati, forte della sua conoscenza diretta dei bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie. «Sono proposte di emendamenti che avranno un impatto sostanziale sulla vita dei nostri cittadini con disabilità e delle loro famiglie. Sappiamo bene che i tempi ristretti con cui quest’anno viene predisposta la legge di bilancio non permettono il necessario coinvolgimento di tutte le parti sociali sui numerosi dossier oggetto delle politiche pubbliche, tuttavia ci auguriamo che al più presto possa avviarsi un confronto con la nostra Federazione perché grande in questo momento è la preoccupazione tre le migliaia di persone con disabilità del nostro Paese, le cui condizioni di vita sono già ampiamente determinate da livelli di protezione e inclusione sociale che sappiamo essere non propriamente e adeguatamente compiuti», afferma Vincenzo Falabella, presidente Fish. «Siamo quotidianamente testimoni degli sforzi che le persone con disabilità e le loro famiglie stanno compiendo e i rischi a cui sono esposti: la situazione attuale ci obbligherà a ripensare molte cose nella nostra vita e a rimodulare alcune priorità in una direzione che preveda innanzitutto la garanzia di una maggiore tutela della salute e della sicurezza dei cittadini tutti, ma ancor di più di coloro che sono più vulnerabili ed esposti ai rischi connessi alla condizione di salute e tra questi vi sono le tante persone con disabilità».

Di seguito le proposte di emendamenti chiesti dalla Fish, in sintesi.

Fondo per la Non Autosufficienza. Nell’articolato non si prevede alcun intervento di finanziamento dei “livelli essenziali delle prestazioni sociali per la non autosufficienza”. Si chiede che, parallelamente a quanto previsto per le persone anziane non autosufficienti, si preveda per il 2023 un ampliamento del Fondo, con risorse specificatamente dedicate a persone che hanno una disabilità gravissima e grave dalla nascita o sopravvenuta, ma non anziane: pur essendo non autosufficienti, i loro bisogni non sono esattamente sovapponibili a quelli di chi è diventato non autosufficiente solo a seguito dell’età anziana. In tale senso quindi le due fattispecie dovrebbero essere “separate”, con percorsi specifici e dedicati, anche attraverso fondi o quote di fondi “ad hoc” differenziati).

Fondo per la Vita Indipendente. Anche su tale fondo non vi è alcun riferimento, mentre è necessario rafforzare tutto il settore della “vita indipendente”, incardinandolo in uno specifico e separato fondo (attualmente è dentro il fondo per la non autosufficienza e relativo piano triennale, con una quota specifica di 50 milioni di euro). La legge delega sulla disabilità dovrebbe dargli collocazione autonoma attraverso i decreti attuativi. Fin da subito però occorre cominciare a prevede la costituzione del fondo dedicato, con una prima allocazione di risorse dedicate, oltre quelle già previsti nella parte specifica dell’attuale Piano Nazionale per la non Autosufficienza.

Fondo per il “Dopo di Noi”. Istituito con Legge n. 112/2016, dal 2018 ha una dotazione strutturale di 56,1 milioni di euro annui, che però il Governo, con la legge di bilancio per il 2021, ha portato per il successivo triennio a 76,1 mln di euro annui. La Legge prevede una copertura delle minori entrate per la fruizione di agevolazioni fiscali e tributarie per il “dopo di noi” per 51,958 mln per l’anno 2017, agevolazioni che sono state fruite solo per 946mila euro: ci sono quindi 51,012 milioni che vanno riallocati sul Fondo.

Fondo per i caregiver. La legge di bilancio 2021 ha previsto l’istituzione, nello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di un fondo destinato alla “copertura finanziaria di interventi legislativi finalizzati al riconoscimento del valore sociale ed economico” dell’attività di cura svolta dal caregiver familiare. Occorre ora dare attuazione a questa disposizione. Si propone un incremento del fondo per interventi legislativi per il riconoscimento del valore sociale ed economico dell’attività di cura non professionale svolta dal caregiver familiare.

Istruzione. Si prevede un aumento di fondi per la manutenzione delle scuole ma non si prevedono fondi per l’adeguamento e l’abbattimento nelle scuole delle barriere architettoniche e senso-percettive. Si ritiene rilevante pensare all’inserimento nella legge di bilancio di una norma che istituisca le scuole di specializzazione per l’inclusione scolastica che provvedano al potenziamento degli attuali corsi di specializzazione e alla formazione iniziale di tutti i docenti sulle didattiche inclusive.

Lavoro. Il perdurare del contesto pandemico determina infatti la necessità che venga garantito per tutto il 2023 il diritto al lavoro agile per le persone con disabilità e condizioni assimilate e la preferenza di accesso a tale misure ai caregiver delle persone con disabilità. Analogamente dovrà essere garantita l’equiparazione dell’assenza dal lavoro al ricovero ospedaliero per le persone che ne abbiano già fruito nel pregresso contesto emergenziale. Nel frattempo va avviato un approfondimento per rendere strutturali tali soluzioni. In considerazione dell’avvenuta approvazione delle Linee Guida per il collocamento mirato, si ritiene essenziale prevedere all'interno della Legge una dotazione specifica che consenta la realizzazione di standard e obiettivi individuati delle citate linee guida al fine di garantirne concreta applicazione in modo diffuso sull’intero territorio nazionale. Si chiede un aumento del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili.

Un’ulteriore proposta riguarda l’esenzione dall’obbligo di imponibilità ai fini IRPEF delle borse di studio assegnate alle persone con disabilità.

Nella giornata di domenica 4 dicembre sono stati eletti i componenti della nuova giunta nazionale della Fish. Vincenzo Falabella è stato riconfermato presidente, mentre gli altri membri della giunta sono Mario Alberto Battaglia (Aism), Roberto Speziale (Anffas), Maria Cristina Dieci (Fish Emilia-Romagna), Daniele Romano (Fish Campania), Antonio Cotura (Fiadda), Maria Rosaria Duraccio (Enil e Dpi), Annunziata Coppedè (Fish Calabria), Stefania Leone (Adv), Michele Adamo (Uildm), Marco Espa (Abc), Giovanni Marino (Angsa) e Alessandro Manfredi (Fish Lombardia).

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