Mondo
Un ponte di libri verso l’Ucraina
Bellusco 7mila abitanti in Provincia di Monza e Brianza. Realtà che conta più di trenta associazioni impegnate nel sociale, nella cultura nello sport. Tra di esse, l’associazione “Tenda della Pace” che si occupa di informare sui conflitti nel mondo, promuovere una cultura di pace ma anche di sostenere progetti di azioni di resistenza non violenta, aiutando anche economicamente le popolazioni vittime di guerre. Dopo avere conosciuto Il MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, “Tenda della Pace” ha proposto al Comune e alle altre associazioni di Bellusco di creare insieme un progetto culturale di solidarietà per l’Ucraina
Bellusco, settemila abitanti in provincia di Monza e Brianza. Realtà che conta più di trenta associazioni impegnate nel sociale, nella cultura nello sport.
Tra di esse, l’associazione “Tenda della Pace” che si occupa di informare sui conflitti nel mondo, promuovere una cultura di pace e di risoluzione pacifica dei conflitti, ma anche di sostenere progetti di azioni di resistenza non violenta, aiutare, anche economicamente, popolazioni vittime di guerre.
Subito dopo avere conosciuto il MEAN-Movimento Europeo di Azione Nonviolenta, “Tenda della Pace” ha proposto al Comune e alle altre associazioni di Bellusco di creare insieme un progetto culturale di solidarietà per l’Ucraina.
Detto, fatto. È nato “un ponte di libri per l’Ucraina”, che prevede di ricostruire, al termine della guerra, una biblioteca pubblica in un Comune dell'Oblast di Leopoli in Ucraina.
Il Comune e le associazioni hanno aderito e si sono impegnati in una donazione che serve all’acquisto di libri, ma l’invito è rivolto a tutte e tutti, cittadini di Bellusco e del mondo.
Il progetto è stato presentato ufficialmente domenica 13 novembre in occasione della festa di San Martino: centinaia di libri sono stati colorati di bianco che simboleggia la possibilità di scrivere un’altra storia, grazie ad un progetto artistico coordinato da Anna Massironi.
I libri bianchi sono stati suddivisi tra le oltre trenta associazioni presenti che, simbolicamente, hanno accatastato tutti i libri davanti alla porta del Municipio, sotto un grande striscione che testimonia impegno e progetto di Comune e associazioni.
Al momento, grazie all’impegno di tutte le associazioni, sono stati già raccolti milletrecento euro euro.
Nei prossimi giorni “Tenda della Pace” e il Comune di Bellusco incontreranno il MEAN, attiveranno i contatti per la fornitura di libri e daranno vita ad una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per far conoscere il progetto e aumentare il numero di libri e di donazioni.
Chiunque può aderire: basta scrivere alla Tenda della Pace (pacebellusco@gmail.com) o al Comune (comunicazione@comune.bellusco.mb.it)
«Molti Comuni ucraini si sono quindi dimostrati interessati a questa proposta che arriva da Bellusco», commenta il portavoce del MEAN, Angelo Moretti, che aggiunge «In Ucraina manca di tutto, dai beni fondamentali a quelli culturali. In particolare saremmo orientati alla ricostituzione di una biblioteca scolastica che possa esser di supporto alle migliaia di bambini profughi nell’oblast’ di Leopoli dove operiamo e che vive situazioni di dramma quotidiano, anche psicologico. La presenza di presìdi di cultura e la vicinanza di un altro popolo significa molto per i bambini ucraini», conclude Moretti.
Difficile, certo, individuare un solo Comune ucraino che abbia maggiori necessità degli altri, ma è sicuramente importante avviare subito il rapporto diretto con Bellusco che potrebbe essere il primo di una lunga serie.
In prima linea anche il sindaco di Bellusco, Mauro Colombo, e l’amministrazione comunale: «È un’iniziativa importante, che mostra ancora una volta come le nostre associazioni siano sempre pronte ad adoperarsi per chi sta loro vicino in paese ma non dimentichino mai che siamo tutti parte di un mondo più grande, che ha bisogno di sostegno di vario tipo», dice il sindaco, e ricorda che «Nei mesi scorsi è stato avviato anche un altro progetto di sostegno alla popolazione ucraina, con una raccolta di beni di prima necessità. La guerra sta lasciando segni profondi, culturali e psicologici, serve tanto aiuto anche in questo senso da parte di tutti», chiosa Colombo.
«Vorremmo che cessasse il suono delle armi in tutti i conflitti del mondo, ma non è una decisione nelle nostre mani, non siamo in grado di fermare la guerra, ma possiamo inventarci ogni strada per far avanzare la pace», dice Grazia Misani della Tenda della Pace, per la quale «Il gesto che stiamo per compiere è un piccolo passo verso quella direzione. I libri rappresentano l'impegno di tutti noi a contribuire alla ricostruzione di una biblioteca pubblica a supporto di bambini profughi, perché anche durante la guerra si possa continuare a leggere, scrivere, fare cultura. Nonostante tutto. Quando cesserà il fuoco, la vita dovrà riprendere sopra le macerie delle case e delle vite delle persone. I nostri libri allora sono un ponte verso il popolo ucraino, un ponte che attraverseremo portando per ora libri, ma che domani potrà diventare un vero gemellaggio che continuerà nel tempo».
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